(S. Carina) – Il destino è nelle sue mani. E non solo perché fa il portiere. Il futuro di Szczesny è ancora da scrivere. L’altra sera il polacco si è lasciato andare ad un’apertura inattesa: «Sarei felice di restare, magari con Spalletti allenatore». Parole che contrastano con quanto detto in passato («Il mio sogno è tornare all’Arsenal») e con le mosse di mercato della Roma che per il prossimo anno ha già acquistato Alisson per 7,5 milioni. Ma se le vie del mercato sono particolari, figuriamoci quanto lo può diventare l’approdo di un nuovo allenatore, soprattutto se ha la personalità di Spalletti. Che al tecnico piaccia Szczesny non è un mistero. Appena può, lo ripete. L’ultima volta è accaduto sabato: «È un ragazzo intelligente, ha una grandissima qualità per un portiere che è la freddezza. Mi piace come persona e come calciatore, sa giocare con i piedi e questo è fondamentale». Questa iniezione di fiducia pubblica ha fatto bene al polacco che nelle ultime settimane è tornato ad essere decisivo come accaduto in avvio di stagione. Al netto comunque delle convinzioni dell’allenatore – che sul tema dovrà inevitabilmente confrontarsi con la società – la corsa al terzo posto apre un problema inatteso sino a poco tempo fa, quando a Trigoria pensavano che la Roma potesse lottare sino all’ultimo per lo scudetto con Napoli e Juventus. La domanda è lecita: nel caso in cui dovesse essere centrato il traguardo della terza piazza, con quale portiere la Roma giocherebbe il preliminare ad agosto?
IL TENTATIVO DI SABATINI Alisson? Risposta sbagliata. Perché l’attuale numero uno dell’Internacional non sbarcherà a Roma prima di settembre. Il brasiliano, infatti, difenderà i pali della selezione olimpica verdeoro e considerando che la manifestazione si disputerà in casa, appare difficile immaginare la Seleçao eliminata prima delle semifinali. In quel caso, le finali (per il terzo e il primo posto) sono previste il 19 e il 20 di agosto, con la cerimonia di chiusura il giorno dopo. In più al portiere spetta un periodo di vacanza. De Sanctis? Attualmente il contratto del portiere scade a giugno. Anche ipotizzando un rinnovo (l’abruzzese attende segnali) giocarsi il preliminare con un 39enne, in caso di esito negativo, aprirebbe scenari difficili da gestire. Ecco quindi che Sabatini entro questo mese farà un tentativo con l’Arsenal per rinnovare di un anno il prestito di Szczesny. Non sarà semplice convincere i Gunners ma l’impresa non è impossibile. In primis perché il portiere a Roma si è ambientato e si trova bene. Ma soprattutto perché tornando a Londra, verrebbe relegato in panchina come vice Cech che dopo un avvio stentato, è tornato (quasi) ai livelli di quando giocava al Chelsea. A maggio il portiere ceco compierà 34 anni: un’altra stagione a ottimi livelli è nelle sue corde. La Roma conta proprio su questo: garantire a Szczesny il posto da titolare anche il prossimo anno e poi nel giugno del 2017 farlo tornare a Londra dove coronerebbe il suo sogno. E Alisson? Due le ipotesi: 1) Girarlo in prestito per farlo ambientare in un altro club italiano e lanciarlo titolare al suo ritorno 2) Tenerlo a Trigoria e avere due portieri dello stesso livello, alla stregua di quanto sta accadendo alla Juventuscon Buffon e Neto. Decisioni comunque futuribili: prima la Roma deve centrare il terzo posto.