(F. Schito) «E il tacco, e la punta, e il numero… se non si hanno i giusti comportamenti, non si fa gol». Così aveva tuonato Luciano Spalletti nella pancia dell’Olimpico dopo la sconfitta contro la Juventus alla seconda di campionato nel 2009 prima di lasciare la panchina giallorossa. La seconda versione aggiornata e corretta del tecnico toscano riparte da dove aveva lasciato. Ovvero da quei comportamenti tanto cercati e richiesti ai suoi giocatori, quanto imposti ora alla ricerca del nuovo «stile Roma». L’uomo che ha ripreso le redini della squadra giallorossa ha vestito i panni dell’accentratore. Tutte le decisioni passano da lui, così come le responsabilità. Il primo a farne le spese è stato proprio il capitano, Francesco Totti. Spalletti ha giustificato il suo atteggiamento mettendo davanti a tutto e tutti il bene della Roma e ha replicato al numero 10 che le cose le ha sempre dette in faccia. È accaduto anche ieri a Trigoria, quando nei corridoi ha incontrato Francesca Brienza. Lady Garcia era stata richiamata all’ordine dai vertici di Roma Tv per un «like» a una foto su Facebook in cui erano ritratte diverse magliette del capitano e che aveva una scritta che «consigliava» a Spalletti di buttarsi da un ponte. Il tecnico ha avuto con confronto con la giornalista chiedendo spiegazioni. Un richiamo all’ordine anche per lei, perché i «comportamenti giusti» riguardano l’intero ambiente Roma. Chissà che le avrà detto Garcia…