(G. Giubilo) – Da un Faraone all’altro. Per El Shaarawy partita di grande sacrificio, premiato in pieno recupero da Perotti, con l’assist per il raddoppio. Gran primo tempo per la Roma, avanti con una magica esecuzione di sinistro di Salah, finalmente rivisto ai suoi livelli. Poi la Roma ha sprecato tante occasioni, non l’ha agevolata un arbitraggio francamente mediocre e talvolta irritante. Spalletti ha dovuto sostituire presto De Rossi infortunato con Gyomber, assente da tempo. Nella ripresa, romanisti un po’ sulle gambe, ma la grande pressione del Sassuolo ha prodotto una sola vera occasione, il rigore spedito alle stelle da Berardi. Molte sostituzioni obbligate, quasi un esordio per Gyomber, al quale hanno dato un buon supporto quelli della linea d’attacco, votati a un lavoro spesso oscuro. Buono l’esordio in giallorosso di Perotti, che è andato a prendersi la palla in ogni zona del campo. Tre punti meritati e una posizione di classifica consolidata. Il lavoro di Spalletti comincia veramente a pagare.
Se il fattore campo avesse la stessa influenza dei tempi andati, il calendario regalerebbe una grossa chance alla Juve, che ospita il Genoa e dunque ha la prospettiva di agganciare, o perfino scavalcare, la capolista. Ma la trasferta romana del Napoli è resa meno pericolosa dai profondi disagi laziali. Le squalifiche importanti, come quelle di Milinkovic, Cataldi e Matri, si aggiungono alla serie di infortuni, eredità della cruenta battaglia del Friuli. Ma Pioli ostenta sorprendente fiducia nelle capacità dei suoi, perché il senso dei rivali consentirà gli atteggiamenti tattici che avevano propiziato le vittorie esterne con Inter e Fiorentina.
Nel turno sotto i riflettori, cercano il riscatto proprio la Fiorentina e l’Inter, mentre il Milan trionfatore nel derby non ha un cammino facile nella rincorsa al terzo posto.