(F. Schito) A Trigoria non si sono arresi. Walter Sabatini resta il direttore sportivo in carica e in molti, a partire dal dg Baldissoni, proveranno a convincerlo a restare nonostante abbia già comunicato l’intenzione di dimettersi a Pallotta.
«Avevo definito una sciocchezza il fatto che avrebbe lasciato il 2 febbraio – spiega Baldissoni prima di Carpi-Roma – cosa che non è successa e che resta una sciocchezza. Sabatini, come dovreste sapere, vorrebbe sempre firmare accordi annuali, vuole che la società sia libera di valutare stagione per stagione una figura chiave come quella del direttore sportivo, specie se poi le cose non vanno bene e la squadra rende meno delle attese. Come sta avvenendo adesso con la Roma».
Insomma una presa di coscienza degli errori del passato, quasi un atto dovuto. «Sabatini, in qualità di responsabile dell’area sportiva – prosegue il direttore generale – si sente in parte responsabile di tutto questo, ma sono considerazioni che ha fatto più volte. Non è una novità e non cambia nulla. Noi e la proprietà siamo sempre stati più preoccupati per la sua salute, visto quanto fuma, che per le sue dimissioni… ».
Baldissoni, quindi, lascia aperta qualsiasi possibilità. «Nel calcio gli scenari cambiano di settimana in settimana e sono influenzati molto dai risultati. La visione di Sabatini è quella di chi si sente responsabile di un andamento inaspettato e ritiene di dover mettere a disposizione della società il suo futuro, ma nulla è stato deciso e, ripeto, tutto cambia in relazione all’entusiasmo che portano i risultati». Insomma, il futuro del diesse dipende dalle vittorie. Un destino comune a tutti gli uomini nel mondo del pallone.