(E. Menghi) Due rebus per la Roma. Nessun «giochino» stavolta, solo grattacapi legati alla formazione per domenica e alla lista Uefa. I giallorossi hanno compilato martedì sera il «form» per selezionare i giocatori che parteciperanno alle fasi finali della Champions e hanno inserito 4 novità anziché 3, come richiesto dal regolamento, perché a settembre avevano lasciato una casella vuota e vorrebbero recuperarla mettendo l’italiano El Shaarawy. La prima telefonata alla Uefa non è servita per chiarire i dubbi del club, che spera in una deroga dopo le restrizioni provocate dal Fair Play finanziario. Il nodo da chiarire riguarda la possibilità di arrivare a 22 o fermarsi a 21 giocatori. Nel primo caso, Uçan resterebbe nell’elenco e verrebbero aggiunti 3 volti nuovi su 4: a farne le spese sarebbe Zukanovic. Nel secondo caso, invece, sia il difensore sia il centrocampista sarebbero out. E poi c’è naturalmente la terza e più gradita ipotesi, qualora l’Uefa accettasse la lista allungata a 22 con gli ingressi di El Shaarawy, Perotti, Zukanovic e Strootman, e il solo ex Fenerbahçe in tribuna.
Sono altrettanto intricati i ragionamenti per l’undici anti-Samp, perché ci sono nuove assenze con cui fare i conti. In primis quella per squalifica di Nainggolan: al suo posto oVainqueur, oppure uno tra il recuperato Iago Falque e Perotti. Dzeko non è affatto sicuro di esserci: il neo papà (martedì è nata la piccola Una) ha dolore al polpaccio e ha fatto solo fisioterapia. Un infortunio nello stesso punto ha bloccato De Rossi, che oggi farà gli esami per capire se il suo ottimismo è ben riposto. Ieri zoppicava e resta fortemente in dubbio, ma il rientro di Manolas in difesa permette a Spalletti di non fare ulteriori rivoluzioni: il greco giocherà con Zukanovic e Rudiger. Florenzi non sta ancora bene, anche se la caviglia si è sgonfiata, per Pjanic la contusione alla tibia non sarà un problema e sarà in campo dal 1’.