(G. Giubilo) Un weekend allungato, come sempre accade quando l’Europa impone le sue scadenze. Domenica monopolizzata dal derby d’Italia, come la tradizione battezza la sfida tra Juventus e Inter. Ma l’alta classifica è presente già da oggi con la Roma e il Milan, e soprattutto lunedì con Fiorentina e Napoli, le grandi deluse dall’Europa League, di fronte al Franchi per non perdere ulteriore terreno anche in campionato. Posticipo pure per la Lazio, che aspetta il Sassuolo sull’onda dell’euforia per il passaggio del turno contro il Galatasaray, ma anche per il sorteggio che la opporrà allo Sparta Praga, buona squadra, ma non all’altezza di altre possibili rivali di più illustre levatura.
Spalletti contro il suo passato, è nato a due passi da Empoli, dove ha giocato e allenato; ha speso parole al miele per Giampaolo e per il suo giocattolo costruito alla perfezione nonostante un budget limitato. Con tanti tifosi al seguito, la Roma non dovrà sbagliare una mossa. Vero che i toscani avranno assenze pesanti per le squalifiche che hanno colpito Saponara e, più duramente, Tonelli, ma il gioco che gli azzurri sanno esprimere non si modifica: e dunque l’impresa dei giallorossi sarà complessa, anche per la presenza di ex di valore come Skorupski e Paredes. Ma il potenziale offensivo della Roma, con Salah, Dzeko e Perotti, rappresenta una garanzia. Anche se Spalletti, come al solito tiene nascoste le sue intenzioni, questo dovrebbe essere lo schieramento più logico, con Totti ancora una volta destinato alla panchina.