(F. Ferrazza) Se fosse per lui non avrebbe dubbi. Oggi, a Empoli, Kevin Strootman si schiererebbe nella formazione dei titolari. Ha più dubbi Spalletti, che ha comunque fatto capire al ragazzo di prendere in considerazione l’ipotesi, visto che ieri pomeriggio, nella segretissima (almeno nelle intenzioni) partitella disputata in allenamento prima della partenza per la Toscana, ha provato l’olandese a lungo. E l’ha provato all’interno di quello che potrebbe essere l’undici titolare, in un centrocampo con Kevin, Nainggolan e Keita, subito dietro a un attacco con Perotti (alternato a Pjanic) e Salah, dietro a Dzeko. Movimenti ripetuti, provati e riprovati, che potrebbero far pensare alla possibilità che Strootman possa scendere in campo dall’inizio. Anche se la logica di uno stop così lungo del ragazzo, e la possibilità che il maltempo previsto renda il terreno pesantissimo, consiglierebbe al tecnico maggiore prudenza. Se comunque non dovesse essere dall’inizio, sicuramente il giocatore avrà a disposizione una parte importante di gara, per testare ulteriormente le sue condizioni, spingendo su un reintegro che viene considerato vitale per gli equilibri della Roma di adesso e del futuro. Talmente tanto che Pallotta ha in agenda un incontro anche con lui, per una promessa di rinnovo che all’olandese era stata fatta qualche mese fa.
Il presidente ha comunicato ai suoi più stretti collaboratori che sarà domani nella capitale, proprio per avere più tempo per affrontare tutte le questioni del momento. Su tutte, ovviamente, quella legata a Francesco Totti. Intanto comincerà nella tarda mattinata di oggi l’esodo dei quasi cinquemila romanisti verso Empoli. Le condizioni atmosferiche non dovrebbero essere delle migliori visto che è previsto maltempo, ma nella cittadina toscana il colpo d’occhio giallorosso sugli spalti sarà di quelli da raccontare. «Dovremo stare attenti- avverte Spalletti- l’Empoli è una delle squadre che gioca il miglior calcio in Italia. Ci affideremo a Dzeko, certo, perché è fondamentale per noi, perché è la prima punta che ci completa. È sulla strada giusta, come lo sono i suoi compagni, che migliorano nel riuscire a sfruttare le sue qualità».