(F. Ferrazza) Cinque punti di meno aveva fatto la squadra di Garcia, nella stessa serie di partite che ha nuovamente trasformato Spalletti nel re di Roma. Tredici, per la precisione, nelle sei gare che hanno invece fruttato ben diciotto punti in classifica con la nuova gestione (18 gol realizzati e solo quattro subiti). Sei gare vinte consecutivamente, con la squadra giallorossa ritrovatasi quasi in maniera insperata terza in classifica (in attesa che stasera giochi la Fiorentina contro il Napoli) e proiettata a traguardi ancor più ambiziosi. Il successo di Empoli (3-1) ha definitivamente rotto gli argini dell’entusiasmo cittadino, talmente tanto che, esclusa la curva Sud, ancora in protesta, gli altri settori dell’Olimpico fanno prevedere il pienone delle grandi occasioni contro la Fiorentina. Si giocherà venerdì sera, con i viola impegnati a distanza di cinque giorni in un doppio confronto niente male: stasera dovranno infatti difendere il terzo posto contro un Napoli che comincia a sentire il fiato sul collo delle inseguitrici.
Si stizzisce, Spalletti, quando provano a chiedergli dello scudetto, considerando esagerato tanto improvviso ottimismo, consapevole che il lavoro maggiore vada fatto sulla testa dei giocatori e durante le sedute di allenamento quotidiano. E così, mentre sui social i tifosi si scatenano inondando di elogi l’amato mister e coniando, in tema con le nuove mode avallate dall’Accademia della Crusca, il termine “Pelatoso”, Luciano riporta tutti con i piedi per terra. Prima nel dopo- gara davanti alle telecamere, poi ieri, ai suoi giocatori, dentro Trigoria. «Le vittorie viziano, stiamo calmi, la strada da fare è ancora lunga e in partita ogni tanto vedo ancora cose che non mi piacciono per niente- la sintesi del suo discorso- è importante l’attenzione agli allenamenti, perché se si viene al campo per rotolare sull’erbetta non si va da nessuna parte ». Lo sa bene, Pjanic, che con quella di Empoli è arrivato a nove reti in campionato (undici stagionali), e sette assist. È uno dei giocatori che più hanno faticato con il cambio tecnico, ma gradualmente sta confermato il trend di questi mesi, talento di cui è innamorato Pallotta, a tal punto da esser intenzionato ad avviare la discussione per il rinnovo di un contratto che scadrà nel giugno del 2018. Nei piedi del bosniaco dovrebbe esserci il dopo Totti, almeno nelle intenzioni, e la prossima stagione la questione dovrà esser affrontata.
Ma il presidente della Roma, che arriva in città, oltre ad avere in agenda un ritorno all’Olimpico per seguire la sfida con la Fiorentina di venerdì sera, questa volta non trascurerà una visita a Trigoria, come invece accaduto lo scorso dicembre. Nell’ultimo suo viaggio romano, Pallotta ha incontrato solamente Totti della squadra, in un albergo del centro, per un comportamento che Spalletti definirebbe «non corretto» perché destinato a creare delle diversità all’interno dello spogliatoio. Sono invece tante le situazioni singole da affrontare.