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L’ANALISI di ROMA-SAMP Un’ora di buon gioco, poi le gambe cedono: Szczesny e la traversa salvano la vittoria. Male Pjanic, Florenzi torna jolly totale

Perotti
Perotti

(D.Luciani) – La fortuna sorride ancora alla Roma cinque giorni dopo il rigore calciato alto da Berardi contro il Sassuolo. La squadra di Spalletti ottiene la terza vittoria consecutiva battendo 2-1 la Sampdoria con un’ora di predominio e con il bacio della Dea Bendata che al 92′ porta Cassani a centrare la traversa di Szczesny nell’ultimo assalto alla porta giallorossa (anche se manca un rigore nel primo tempo per netto fallo di mano di Barreto). Un successo che porta le firme di Florenzi e di Perotti, autore di 70 minuti di ottimo calcio oltre ad un gol d’autore. La Roma compie altri passi in avanti dal punto di vista del gioco e dell’organizzazione tattica fino a quando le gambe reggono. Dopo un’ora i giallorossi sono quasi senza energie e neanche gli ingressi di Digne, di un pachidermico Dzeko e di Iago Falque nei minuti finali portano una scossa positiva.

Torna ad essere migliore anche la classifica che ora dice Fiorentina terza a 46, Inter 45, Roma 44 e Milan 40.

ATTACCO VELOCE – Dei quattro giocatori recuperati, Spalletti manda in campo soltanto Florenzi. Panchina per Dzeko, Iago Falque e Digne. In difesa Manolas rientra dalla squalifica prendendo il posto di De Rossi. Confermati Maicon e Keita, col maliano alla terza partita in una settimana. Si parte con una difesa a 4 col brasiliano a destra e Zukanovic a sinistra. Florenzi inizia mezzala, pronto a scivolare sulla destra con El Shaarawy a sinistra. Uno schieramento camaleontico con una squadra in grado di oscillare costantemente tra 4-3-3, 4-4-2 e 4-2-3-1. Perotti e Salah non danno riferimento ai difensori di Montella. L’Aeroplanino presenta una linea difensiva a 5 con Muriel e Correa in avanti pronti a frustare la Roma in contropiede.

Primi 20 minuti di dominio romanista a ritmi forsennati: possesso palla veloce e pressing alto che manda in crisi Ranocchia, Silvestre e Cassani. Pjanic fallisce due occasioni di testa, al 7′ su cross di Florenzi e al 17′ su servizio di Perotti. Le due migliori palle-gol arrivano nel giro di un minuto: al 20′ Salah centra per El Shaarawy ma il Faraone spara alto un rigore in movimento a specchio libero. Al 21′ è Maicon a recapitare in area un bel cross, El Shaarawy apre lo spazio con un ottimo taglio ma Florenzi arriva sul pallone con un briciolo di ritardo ad un metro da Viviano.

Zukanovic rimedia un giallo per fermare Correa su tocco errato di Pjanic. Proprio per assorbire le ripartenze dei sudamericani doriani, Spalletti sposta Florenzi sull’out sinistro disegnando un 3-4-3. Al 45′ arriva il vantaggio: Florenzi esce a mille da un calcio d’angolo avversario, fa trenta metri e apre per El Shaarawy. Il tiro dell’ex milanista viene deviato trasformandosi in assist per l’inserimento proprio di Florenzi, bravissimo a dare forza e precisione con stacco da giocatore di basket, 1-0 e quinto gol in campionato per lui.

RIPRESA A META’ – Dagli spogliatoi non rientra Zukanovic: dentro Digne, linea difensiva di nuovo a quattro e Florenzi riportato a centrocampo. Il colpo del k.o. al fischio finale del primo tempo viene bissato subito in apertura di ripresa: al 4′ Florenzi e El Shaarawy lottano al limite dell’area avversaria riuscendo a servire Perotti. L’argentino non ci pensa un attimo e gira al volo un tracciante destro che fulmina Viviano, 2-0. Sembra poter essere il colpo di grazia per stendere la Samp che invece torna in corsa con quel pizzico di fortuna che le mancherà a fine partita: dopo la palla del 3-0 fallita da Pjanic al 7′ dopo uno splendido contropiede orchestrato da Perotti e Salah, all’11’ Fernando riesce a battere Szczesny con un tiro dal limite deviato proprio dal regista bosniaco, 2-1.

Da qui la Roma si spegne, vedendo riaffiorare le solite paure di rimonta. Cala l’intensità, le gambe non girano più come prima. Neanche l’ingresso di Dzeko aiuta la squadra ad uscire dalla pressione della Samp. Montella spinge con gli ingressi di Quagliarella, Ricky Alvarez e Cassano. Al 27′ El Shaarawy sfiora il tre-su-tre calciando di punta dal limite dopo un assist sbagliato da Salah per Dzeko. L’egiziano riesce a far peggio al 33′ quando centra in pieno Ranocchia per assistere il compagno solo davanti a Viviano. Al 41′ super salvataggio di Szczesny che mura Cassano in uscita bassa dopo doppia combinazione con Alvarez. I minuti finali non sono per i tifosi romanisti deboli di cuore e la traversa colpita da Cassani mette a rischio le coronarie di molti. Spalletti incassa il fischio finale dell’insufficiente Celi ma non molla i suoi uomini: per Manolas e Ruediger a fine partita abbondante ripasso di movimenti difensivi!

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