(F. Balzani) Non basta un’ora da grande Roma per fermare il Grande Real. La squadra di Spalletti cade per 0-2 in un Olimpico gremito che a fine gara ha applaudito i giallorossi ben lontani dalle figuracce contro Barça e Bayern e che possono recriminare per due rigori netti non concessi da Kralovec. E’ bastato un numero però a far abbassare la percentuale di passaggio del turno ai quarti di Champions. E’ il 7 ed è sulle spalle di uno dei due giocatori più forte del pianeta: Cristiano Ronaldo. E’ lui a rovinare la festa della Roma con il 90° gol in Champions (deviato da Florenzi) che ha già fatto il giro del mondo e rotto un digiuno in trasferta che durava dal 30 novembre. Poi è arrivato a 4’ dalla fine il raddoppio di Jesè proprio mentre Dzeko (tenuto fuori a sorpresa dall’inizio) e compagni sfioravano più volte il pari e si vedevano negare due rigori su Florenzi ed El Shaarawy. «E’ l’arbitro che decide, ma siamo amareggiati – sbuffa Florenzi -. Abbiamo fatto la nostra migliore partita stagionale contro un top team. Siamo stati sfortunati ma nelle occasioni giuste ci è mancato anche il buon senso. A Ronaldo non si può concedere nulla. Non molleremo nulla nemmeno al Bernabeu». Gli fa eco Pjanic: «Risultato bugiardo e duro da accettare». Anche Spalletti – che ha ricevuto i complimenti di Pallotta e Sabatini («Sta facendo un lavoro straordinario. Io via? Non l’ho mai detto») – è soddisfatto a metà: «C’è da lavorare ma siamo sulla strada giusta. I tifosi romanisti capiscono di calcio e ci hanno applaudito perché hanno visto un grande sforzo da parte dei ragazzi. Non siamo stati fortunati nei primi 10 minuti e non siamo stati bravi come loro a concretizzare. Sono molto dispiaciuto per il risultato. Sul secondo gol dovevamo raddoppiare prima, siamo ancora un po’ timorosi in difesa a lasciare spazio alle spalle e se lasci al Real un centimetro lo fanno diventare un chilometro. Problema fisico? Non diamo alibi ai giocatori, non posso dire ai miei che sono inferiori nella corsa».
Le percentuali di passaggio del turno ora sono decisamente più basse del 50%, ma la missione “riconquista della credibilità internazionale” della Roma è raggiunta e poteva uscire imbattuta senza gli errori arbitrali. Lo testimoniano gli applausi dell’Olimpico a fine partita e le parole di elogio degli avversari. «Ci hanno complicato la vita soprattutto nel primo tempo. La Roma è una buona squadra e potevano meritare di più, ma sono felice della reazione dei miei. Rigori? Non commenterò mai il lavoro degli arbitri. Non dipende da me».