(M. Pinci) – Sfavoriti sì, ma non troppo. E’ vero, nomi e cognomi dei protagonisti che domani scenderanno in campo di bianco vestiti all’Olimpico sembrano suggerire di lasciare ogni speranza. Eppure qualche elemento per aggrapparsi all’idea di un’impresa Real la Roma potrebbe avercelo davvero: una curva nuovamente piena, la squadra per la prima volta al completo dall’inizio della stagione, le assenze tra i bianchi, privi di Pepe e Bale. Ma a confortare, nella vigilia contro i marziani di Zinedine Zidane, è anche la presenza del suo dirimpettaio, Luciano Spalletti. L’uomo che, nella storia del club giallorosso, ha la percentuale più alta di vittorie in Europa: il 57,1% di successi, meglio di Capello, di Ranieri e ovviamente del predecessore Garcia, che nelle 17 gare di coppa ne ha vinte soltanto 3. Spalletti fa meglio addirittura di un mito come Nils Liedholm, che sfiorò il 45% di successi. Per quanto paradossale possa sembrare, qualcuno con un o score migliore di lui in Europa con la Roma c’è: è Ottavio Bianchi, uscito vincitore 11 volte in 18 incontri. Ma i numeri di Spalletti fanno quasi illudere che sia tornato apposta per giocare questa partita.
Lo temono anche al Real, dove ricordano l’eliminazione del 2008, con un doppio 2-1, a Roma e al Bernabeu, grazie a Pizarro e Mancini, Taddei e Vucinic. Spalletti sarà meno contento di ritrovare Cristiano Ronaldo, il volto simbolo della peggiore delle sue nottate romaniste: l’1-7 a Manchester del 2007 con 2 gol di CR7 è l’etichetta che lui e la Roma si sono cuciti addosso per anni, anatema rinverdito dal Bayern solo un anno e mezzo fa. Quello fu il primo di 3 ko contro Cristiano, eppure una volta Luciano da Certaldo ha battuto anche lui, 2-1 e proprio a Roma. Che ripetere quell’impresa sia proibitivo non lo dice solo la forbice tra i 180milioni fatturati dalla Roma e i 578 del Real. Ma anche le previsioni di chi non può sbagliarle per mestiere: a dar retta agli allibratori, una vittoria della Roma vale 4 volte e mezza la posta, la quota più alta tra le squadre di casa nel turno di Champions, dopo quella dell’Arsenal, che affronta l’imbattibile Barça.
Spalletti intanto studia variabili assortite, una senza terzini, con Rudiger e Zukanovic larghi, una con la difesa “a cinque”, con Digne e Maicon esterni e De Rossi, recuperato, al centro. La Roma recupera pure l’Olimpico, attese 50mila anime, e soprattutto la curva sud: i biglietti lasciati invenduti dagli ultrà scioperanti infatti li hanno acquistati tifosi comuni. Per una notte la curva sarà restituita a bambini e famiglie: prove di futuro, chissà.