(di Keivan Karimi) – I quotidiani nazionali usciti stamattina nelle edicole lo gridano all’unisono: Edin Dzeko va verso la panchina, la seconda consecutiva in campionato e l’ennesima in una sfida diretta e importante. Lasciato fuori contro il Real Madrid nell’andata degli ottavi, il bosniaco continua ad essere un punto interrogativo, visto che la Roma fa ancora fatica ad esprimersi al meglio con una ‘boa’ come lui in attacco e l’ex City stesso non ha mai espresso una continuità significativa.
La doppietta al Palermo doveva essere il punto di svolta della stagione, ma Luciano Spalletti sembra aver dettato una strada diversa: la migliore Roma è quella che non lascia punti di riferimento, con Diego Perotti nel ruolo che fu di Francesco Totti da ‘falso nueve’ e due ali devastanti ai suoi lati. L’ideale per mettere in difficoltà qualsiasi difesa, con Dzeko pronto a subentrare come ad Empoli per tenere alta la squadra e giocare palloni scomodi e lunghi.
Ma se contro la Fiorentina, questa sera, Dzeko fosse la mossa a sorpresa? “Ho dei dubbi, ci devo ancora pensare” – ha ammesso Spalletti in conferenza stampa ieri riguardo alla possibile presenza in campo del bosniaco. Due le chiavi di lettura che favorirebbero l’utilizzo iniziale del numero 9 giallorosso: una di origine tattica, con Dzeko che andrebbe messo per fare a sportellate con Gonzalo Rodriguez e tenere il leader difensivo viola sempre occupato. L’altra legata al turnover, che magari vedrebbe Perotti più adatto a giocare dall’inizio martedì sera a Madrid in Champions. Una sola condizione è certa: se Dzeko dovesse ricevere per regalo una maglia da titolare, non sprechi la chance e dia il 100% per mantenere la nomea di grande attaccante.