Questo pomeriggio il tecnico della Roma Luciano Spalletti, accompagnato da Diego Perotti, ha incontrato i giornalisti a Madrid per la conferenza stampa antecedente la sfida con il Real. Ecco le parole dell’allenatore e del centrocampista della Roma.
PEROTTI
Il segreto delle tue prestazioni in Italia?
“Non ho segreti, la verità è che non ce n’è uno. Sono arrivato al Genoa e mi sono trovato bene, non ho avuto infortuni come in Spagna. Neanche a Roma li ho avuti, sono contento di poter giocare senza infortuni”.
Ha già fatto due gol e qualche assist, dipende dal gioco di Spalletti o è un caso?
“Ho sempre detto che fare più gol è una cosa in cui devo migliorare perché sono un giocatore d’attacco. Poi sono arrivato, mi hanno fatto giocare subito e mi sento bene. Il mio ruolo è stato sempre fare assist, ma mi piacerebbe fare più assist”.
Hai tanti margini di miglioramento? Cosa è scattato dentro di te?
“Credo che uno può sempre migliorare, sono qua per imparare col mister, con questi giocatori che ho al mio fianco. Voglio fare più gol, sono qui per migliorarmi. Ho ancora abbastanza da dare, spero di darlo qua alla Roma per tanti anni”.
Hai visto il Madrid sabato? Ronaldo dopo i fischi ha segnato 4 gol, come lo vedi?
“Non ho visto la partita, lui è un grande giocatore, non è una sorpresa che abbia segnato 4 gol”.
Lo scorso anno lo Schalke ha affrontato qui una situazione simile alla vostra. Pensate di avere una reale possibilità di passare?
“Ricordo bene quella partita, siamo qua per segnare almeno due gol, di più ancora meglio. Sappiamo di avere opportunità e domani ce le giocheremo. In una partita di calcio può succedere di tutto, veniamo da 7 vittorie di fila e domani faremo il possibile”.
Ti ho visto convinto di poter passare il turno.
“Io ho sempre fiducia nella mia squadra, 7 vittorie su 7 giocando bene e segnando è un punto di riferimento. Domani dobbiamo per forza fare almeno 2 gol, non sarà facile ma in una partita tutto può succedere”.
SPALLETTI
Il pensiero è andato alla gara di 8 anni fa?
“Sono due situazioni diverse, è un piacevole ricordo che fa bei massaggi alla testa ma ci sono pochi calciatori per fare il riferimento. E’ importante che i giocatori sappiamo che tutto dipenderà dalla forza che metteranno in campo. Il risultato dell’andata ci penalizza ma non devono pensare al risultato: se il discorso va in funzione del dover fare 3 gol diventa difficile. Ma nel calcio si verificano altre cose, ci sono risvolti psicologici fondamentali che possono influire. Se riusciamo fare un gol dentro la testa la partita la vedi diversa. Un gol, dobbiamo fare un gol. Loro hanno la possibilità di stare in equilibrio col risultato dell’andata”.
Futuro nel Real Madrid?
“E’ carino sentire questo ma rimango nell’importanza del momento. E’ bello leggere che certe squadre ti vogliono, per me può cambiare la nostra storia fare questa impresa”.
Quanto ti è mancata l’adrenalina di certe partite?
“Essendo padrone della mia vita, è sempre una scelta quello che fai. Quando il direttore mi ha contattato ho dato la mia disponibilità, poi ci sono risvolti che ti creano problemi e ti determinano delle arrabbiature o delle pressioni. E’ una scelta di vita che ho fatto e spero di conviverci finché posso”.
Una parte dei tifosi spera di uscire in maniera dignitosa: come trova questa posizione?
“In questo momento la trovo sbagliata, dobbiamo mandare messaggi chiari alla squadra. Tutti quelli che fanno il mio lavoro chiedono molto, io chiedo l’impossibile alla squadra. Vedendo la squadra allenarsi mi sembrava disponibile a qualcosa di più. Se è così, si va ad attraversare la strada e poi ci sono gli eventi della partita che determinano il discorso finale. Non dobbiamo avere la debolezza di pensare che si giocherà per perdere, è una cosa bruttissima. Chi vedo che la pensa così, non lo faccio nemmeno allenare”.
Dzeko?
“Sta facendo il suo lavoro in maniera corretta. Ho fatto delle scelte dipese da me e non dal suo rendimento. La squadra gioca un buon calcio e quindi non tutte le scelte sono state sbagliate. Lui ha caratteristiche diverse dalle ultime scelte tattiche. Pensando alla partita e che il Real Madrid ha questo vantaggio, Dzeko ha possibilità in più di darci una mano per quello che sarà il nostro comportamento. Lui ha solo una strada: quella di farmi vedere che può fare di più”.
Potrebbe cambiare qualcosa tatticamente?
“Il discorso riguarda Dzeko, è possibile che parta dall’inizio perché c’è da fare di più sotto l’aspetto del tentativo di penetrare nella difesa. E Dzeko ha le caratteristiche per per forzare le situazioni”.
Non ha paura della striscia di gol di Ronaldo?
“In funzione di Ronaldo non c’è la striscia dei gol, è quello che è il calciatore che ha grandissime qualità. Loro se entrano in campo e possono giocare di rimessa, noi dobbiamo forzare qualcosa perché il risultato dell’andata ci penalizza troppo per quanto visto. Nei dettagli siamo stati sfortunati, le intenzioni che abbiamo avuto andavano premiate di più. Andremo a giocare la partita come quella precedente”.
Cosa prenderebbe domani dalla Roma di 8 anni fa?
“Il paragone va sul fatto che quella era una squadra che giocava da tempo insieme e aveva sottoscritto un’idea di gioco. Quella Roma là veniva da qualche anno di sostanza, questa qui da 9 partite. Ma ci sono margini importanti e il modo di pensare di questa squadra si fa interessante”.
Cosa ha trovato El Shaarawy a Roma? Che magia ha in mente per domani?
“Ha trovato l’entusiasmo di una città che trasferisce ai giocatori amore e affetto per starci comodo. A Roma i giocatori stanno sul divano e se fanno le cose seriamente viene dato loro molto. In me non ha trovato sicuramente capelli, lui ha volontà e ha fatto tutto da solo. Si è messo in discussione perché nell’ultimo periodo non è stato all’altezza delle sue qualità e lo sa. Parlando col suo procuratore aveva le idee ben chiare sul suo comportamento e la disponibilità che ci avrebbe dato. Ha fatto tutto da solo e gli faccio i complimenti, è un calciatore forte e italiano a disposizione anche per Conte”.