Il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Roma.
“Ha migliorato molto questa Roma da quando è arrivato: ha migliorato l’aspetto mentale, fisico e tattico della sua squadra. Ha fatto migliorare il gruppo in fase di possesso grazie ai giocatori di qualità che già aveva a disposizione. La Roma era già forte prima anche in fase di non possesso ed è migliorata tantissimo. Ha lavorato molto sulle convinzioni di una squadra forte, capendo quali sono i momenti del gioco dove può colpire nel corso della partita”. Sousa risponde poi alla definizione di “opera d’arte” coniata dal tecnico di Certaldo in riferimento alla Fiorentina: “Sono contento di vedere che anche quelli che non sono tifosi della Fiorentina e non sono vicini a noi, restano colpiti da quello che facciamo: questa per me rappresenta già una vittoria in una città molto intelligente e bella artisticamente”.
“Sicuramente sarà una gara decisiva per la Roma – prosegue Sousa – perché nelle prime sei squadre siamo noi gli “intrusi”: hanno loro il dovere di salire più in alto. Noi da inizio stagione lottiamo per un’opportunità, che nella vita non capitano sempre con facilità. Noi stiamo lottando con tutto quello che abbiamo per coglierla”.
La Fiorentina arriva da una bella partita con il Napoli, ma “ogni avversario comporta specificità di gioco- avverte Sousa – . Quello che mi interessa è l’intensità mentale, che è ciò che ci permette di prendere le corrette letture di gioco e le decisioni durante la partita. La componente mentale è quella che cerco di recuperare prima, ma anche fisicamente i ragazzi stanno recuperando bene. Serviranno testa e cuore: contro il Napoli il troppo cuore ci ha portato a perdere nel secondo tempo il controllo del gioco per la troppa voglia di arrivare al risultato finale. Troppo cuore non può essere superiore alla parte razionale, che è la componente che ti permette di vincere le partite. Domani sarà una partita diversa rispetto a quella contro il Napoli. Cercheremo di far giocare i giocatori più freschi in assoluto perché l’approccio della partita sia sempre aggressivo e per vincere la partita. I nostri allenamenti sono stati volti solo al recupero mentale e fisica, solo oggi abbiamo iniziato a studiare l’avversario. La Roma parte avvantaggiata per la preparazione della partita, non sul piano della stanchezza: arriveremo a Roma con le energie giuste per giocarci la partita”.
Interpellato sulla vicenda relativa a Totti, Sousa risponde così: “Per me è stata molto dura smettere, così come per qualsiasi calciatore: io in carriera ho avuto molti infortuni e mi sono indebolito. In una gara amichevole all’ultimo minuto prima di un Mondiale, mi feci male e saltai il Mondiale stesso. Ho durato molta fatica a dire che avrei smesso col calcio, ho percepito in me un vuoto tremendo. Il migliore interprete nel calcio è il calciatore: si deve provare ad andare il più avanti possibile”.
Un commento poi all’espulsione di Zarate, che è costata all’ex laziale 3 turni di squalifica: “Ho già espresso il mio punto di vista, le immagini sono molto chiare e non ho bisogno di esprimere ancora la mia opinione. La società ha già fatto capire come la pensa: il fatto di ieri del mancato rosso a Perisic ha dato ancora più chiarezza a questa vicenda”.