È stato un sabato quasi perfetto, quello diNainggolan: in attesa di raggiungere la sua nazionale, il belga ha segnato la terza rete stagionale (dopo quelle contro Frosinone e Verona), arrivata, come le altre, sempre all’Olimpico e sempre nella gestione Spalletti. «La base del gioco è stata minore rispetto alle ultime partite – dice Nainggolan – , ma l’Interha una gran difesa e in mezzo al campo copriva bene con Medel. Non era facile trovare il momento giusto per poter far male, ma dopo il loro gol abbiamo reagito da grande squadra». Commentando il suo gol, Nainggolan non ha voluto prendersi troppi complimenti: «Ho visto che Miranda stava per spazzare, io mi sono buttato in scivolata e ci ho provato e con un po’ di fortuna è andata bene. L’importante è crederci sempre».
Dalla gioia di Nainggolan e Rüdiger («abbiamo avuto un’ottima reazione, speriamo che il Napoli non vinca») a quella di El Shaarawy. Convocato da Conte in Nazionale, quando si presenta davanti ai microfoni ancora non ne è a conoscenza e candido dice: «Spero di essere chiamato, perché è un obiettivo importante». Importante come il terzo posto: «È il nostro obiettivo e dobbiamo fare di tutto per confermarlo, poi se ci dovessimo avvicinare al Napoli ancora meglio. Contro l’Inter a tratti abbiamo giocato bene, avevamo voglia di vincere e siamo rammaricati per non esserci riusciti, ma per come si era messa ci portiamo a casa questo buon punto». Cosa è mancato allora? El Shaarawynon ha dubbi: «Un po‘ di concretezza, ma aver recuperato lo svantaggio è qualcosa di importante da cui ripartire dopo la sosta».