(C. Zucchelli) – Luciano Spalletti si gode la Roma, Rudi Garcia si gode Roma. E organizza così la settimana: dal lunedì al venerdì in Italia, durante il weekend (quando non fa il turista, vedi gita a Venezia) torna in Francia, per piacere e per lavoro, visto che i media francesi lo hanno immortalato, ad esempio, a vedere Lilla-Lione.
VACANZE ROMANE – Da quando Pallotta ha deciso di esonerarlo, Garcia ha deciso di non abbandonare Roma. E non solo perché qui vive e lavora la compagna, Francesca Brienza. Fino a giugno l’ex tecnico romanista ha deciso di non stravolgere la sua vita, e con lui i suoi collaboratori Bompard e Fichaux, che continuano a godersi la città in cui vivono dal 2013. Garcia fa lo stesso, anche se magari è difficile immaginarlo novello Gregory Peck sulla Vespa con la principessa alle sue spalle: più prosaicamente, continua a vivere nella sua villa di Casal Palocco e gelosissimo com’è della privacy, fa filtrare pochissimo sulle sue abitudini. Colazione a casa, sosta dal giornalaio, non troppo distante dalla sua villa, passeggiate, ogni tanto una seduta in palestra, cena nei soliti posti, tanto cinema e teatro.
PASSIONE PADDLE – Spesso prende la macchina e ripercorre la strada che faceva fino a quasi due mesi fa: Cristoforo Colombo e Laurentina, ma non arriva al Fulvio Bernardini, si ferma prima, e va a giocare a paddle in un rinomato club non troppo distante da Trigoria. Ha dovuto interrompere qualche giorno fa per un infortunio al polpaccio, sapere qualche informazione che lo riguarda è complicato perché Rudi ha chiesto a tutti il massimo riserbo: «Non vorrei giornalisti intorno». Qualcosa, però, trapela: Garcia è un bravo allievo, è abbastanza dinamico, ha potenza nel braccio, gioca per mantenere in forma il fisico, ma anche per sfogare lo stress ed eliminare le tossine accumulate negli ultimi mesi.
DOLCE VITA – Quando non cena a casa, continua a frequentare gli stessi posti di sempre: «La Locanda», a Casal Palocco, dove a volte incontra anche suoi ex calciatori come Pjanic, Dzeko e Digne, ma anche «I Torquati», zona Tuscolana, oppure «Il Fungo», all’Eur: cena leggera, pasta senza secondo, oppure secondo con contorno, al massimo un paio di bicchieri di vino. Sempre molto schivo, quando viene fermato dai tifosi si ferma per foto e selfie, ma parla poco e non commenta nulla che riguardi la Roma. Su Twitter fa lo stesso, visto che l’unico cinguettio di questo periodo lo ha dedicato al ritorno di Kevin Strootman. Meglio parlare di cinema e teatro, allora: ogni tanto, quando non scopre angoli segreti di Roma, si regala serate mondane, da Max Giusti al teatro dell’Opera: non ha problemi a farsi fotografare ma bocca cucita. Sempre. In Italia come in Francia, dove pure lo (ri)vorrebbero almeno come commentatore sportivo.
SILENZIO ASSOLUTO – Per due motivi: è ancora un tesserato della Roma e, al di là del rischio multe, al club sembra sia legato sul serio e non vuole dire o fare nulla che possa mettere in difficoltà i suoi ex calciatori. Alcuni li sente, con un messaggio o al massimo un saluto, ma niente di più. Già la situazione, oggettivamente non semplice, della compagna che lavora nella tv della Roma non lo lascia indifferente, e non vuole aggiungere altra carne al fuoco.