(A. Pugliese/E. Bergonzini) – Meno di 30mila persone reali, praticamente il record negativo della storia degli ultimi derby. Un po’ sulla scia di quello dell’andata, quando l’8 novembre scorso l’Olimpico presentò un colpo di scena desolante, con appena 35.253 spettatori, di cui però molti virtuali. Lazio e Roma sperano di non ripetere quel flop, anche se il rischio è dietro l’angolo. Di più, è molto più facile peggiorare quell’asticella piuttosto che migliorarla. Con una differenza sostanziale, però. All’andata i gruppi delle due curve restarono fuori (parte di quelli giallorossi si radunarono in un bar storico del tifo romanista), stavolta si raduneranno per vederli in punti nevralgici della storia dei club: Testaccio per la Roma, una zona ancora top secret (ma dalle parti diRoma nord) per la Lazio.
A VIA ZABAGLIA – L’appuntamento per la gente giallorossa è alle ore 13.30 di domenica prossima a Via Nicola Zabaglia, davanti all’area dove sorgeva il vecchio Campo Testaccio (e che da anni è al centro di mille polemiche per lo stato di abbandono in cui versa oramai da tempo). Non un appuntamento casuale, ovviamente, ma carico di simbolismi e segnali più o meno chiari. Un modo come un altro per dire alla società giallorossa che la parte calda del tifo rivuole la sua storia, i suoi riferimenti, il suo passato. La curva continua ad essere infatti in aperta polemica con il prefetto Gabrielli per la divisione delle curve dell’Olimpico, ma anche con il presidente James Pallotta per il presunto disgregamento dell’identità del club portato avanti in questi anni. Da via Zabaglia, poi, i tifosi della curva si dirigeranno in una struttura su Lungotevere Testaccio per vedere (e ascoltare) la partita lì tutti insieme, tifando come se si fosse ancora in curva. «Partiamo dal nostro glorioso passato per riprenderci il futuro… Non un passo indietro, senza compromessi, senza barriere! Roma», è la chiusura del comunicato dei gruppi organizzati della Sud. Ancora una volta, un passo indietro che non fa ben sperare in futuri passi avanti.
IN ATTESA DI… – Lo sciopero, proprio come all’andata, riguarda anche la Curva Nord, il cuore del tifo biancoceleste. Il settore resterà vuoto. E pensare che un anno fa, al derby di ritorno, non solo in casa Lazio si aspettava la partita con grande euforia, ma venne perfino realizzata una delle coreografie più belle e spettacolari di sempre. Quell’aquila gigantesca fece il giro del mondo, e sembrava essere la certificazione della rinascita dell’entusiasmo del popolo biancoceleste. In meno di un anno la curva si è invece nuovamente desertificata. Il derby va però visto fra amici, ed è per questo che i tifosi stanno organizzando un raduno per assistere alla partita davanti ad un maxischermo. Il luogo dell’incontro è ancora segreto, ma i posti a disposizione sono appena 1500. Nel comunicato ufficiale diramato dalla Curva Nord si invitano quindi i tifosi interessati all’evento a rivolgersi al più presto ai punti vendita attrezzati (dai Fan Shop siti in via degli Scipioni e in Via Gesù e Maria agli official store Curva Nord 12) per effettuare la prenotazione. Perché si può anche rinunciare ad assistere alla gara dai settori caldi dello stadio, ma non agli amici con cui si sono condivise gioie e dolori in tanti anni di militanza all’Olimpico.