(A. Angeloni) C’è chi, come Nainggolan (dopo l’ammonizione in Friuli entra in diffida, derby a rischio), festeggia twittando «con orgoglio, la centesima con la maglia della Roma», e c’è chi zitto zitto, per il secondo anno consecutivo finisce in doppia cifra nella classifica degli assist, Miralem Pjanic, undici lo scorso anno, dieci, finora e invece, quest’anno. Unico ad esserci riuscito in serie A, vedremo cosa farà Insigne l’anno prossimo, a quota dieci come il bosniaco della Roma.
Ora si spiegano tante cose, ad esempio come un “discontinuo” come Mire venga appetito dai più grandi club d’Europa, Psg e Real su tutte, diventando così la gallina dalle uova d’oro per la società, semmai decidesse di cederlo e tutto sembra andare in questa direzione: pagato 11 milioni nel 2011, ora ne vale molti e molti di più. Dipendesse da lui rimarrebbe a Roma, poi dipende. Come sempre, dipende: dai soldi che arrivano, dai soldi che danno a lui, dalle esigenze sue e del club, non ultimo da Spalletti. Dipende. La voglia di Pjanic in giro per l’Europa la trovi anche nelle reti segnate, pure qui siamo in doppia cifra, undici, se si considera la Champions: nove in campionato e due nella massima competizione europea. Discontinuo, appunto. A Udine non stava bene e non ha giocato, quando è entrato la palla ha cominciato a cantare con quell’ assist fatto col contagiri sulla corsa di Florenzi. Poi si mangia un gol, ma capita a uno discontinuo come lui.