(S. Pieretti) – Coverciano, Italia. Primo raduno post divorzio. Il ct Antonio Conte sveste la tuta istituzionale e parla col cuore, senza filtri. «Nel prossimo biennio non sarò più il ct – ammette l’allenatore salentino – la parola Chelsea non è un tabù, la Premier League è un campionato tra i più ambiti. In ogni modo il mio non è un addio al calcio italiano». L’Europeo sarà la sua ultima missione azzurra prima di cedere il posto al suo successore. Ha toccato con mano le difficoltà che deve affrontare un cittì. «Mi è dispiaciuto più di ogni cosa sentir dire che si facevano certe cose per o contro Conte – sottolinea – non pensando al bene della Nazionale. Arriva un momento in cui bisogna capire se si è incudine o martello: se fai il ct sei incudine, bisogna farsene una ragione, lo sapeva Prandelli e lo sa già chi verrà dopo di me». Conte ha provato a stravolgere l’idea di squadra Nazionale, ha cercato di trasformarla nel club Italia, era convinto di riuscire a cambiare qualcosa con l’aiuto dei club che invece gli hanno negato di effettuare un cambiamento epocale. «Dopo le qualificazioni all’Europeo ero molto contento, tanto da pensare anche di continuare – ammette – è dura lasciare un gruppo col quale si lavora bene. Ma da allora sono passati 4 mesi senza fare nulla. Sia chiaro, qui sono felice e fare il ct è un’esperienza che mi porterò sempre dentro, in vista degli Europei sono eccitato e carico come non mai. Ma poi bisogna ascoltare il proprio cuore e io l’ho fatto. Quando la macchina è in garage, mi manca il profumo dell’erba: io non voglio stare in garage. Dopo il fallimento mondiale c’erano tanti bei propositi, poi però si è fatto come i gamberi in cuor mio nutro ancora la speranza che si possa cambiare».
Di certo dopo l’Europeo cambierà il nome dell’allenatore azzurro: il nome di Donadoni resta in pole position per la successione, ma il presidente Tavecchio allontana ogni ipotesi: «Al momento non ho avuto alcun contatto con nessun allenatore nella storia azzurra le grandi vittorie sono arrivate da quella che chiamiamo scuola federale, con una spiccata appartenenza ai colori azzurri».
La squadra intanto prepara le amichevoli contro Spagna e Germania. Barzagli, Immobile e Verratti hanno lasciato il ritiro di Coverciano per infortunio, al posto del difensore juventino arriva il suo compagno di squadra Rugani.