(F. Schito) – Il clima pesante per gli attentati di Bruxelles incide anche sull’umore della Nazionale di Antonio Conte, che a Coverciano ha lavorato con un occhio inevitabilmente rivolto ai fatti che hanno scosso il mondo. Nella giornata in cui Antonio Conte ha provato il 3-4-3, ai microfoni dei giornalisti si sono presentati i due «jolly» azzurri: Alessandro Florenzi e Federico Bernardeschi. «Il nostro rapporto con il ct non cambierà per la sua decisione di lasciare dopo gli Europei – ha affermato l’esterno della Roma – e siamo tutti uniti verso un solo obiettivo: fare un grande Europeo. Le sensazioni sono positive, siamo un gruppo amalgamato che si conosce da 6-7 anni. Il mister è carico come sempre, ha tanta voglia di fare bene, in questi giorni ci ha spiegato come affrontare la Spagna per provare a metterla in difficoltà. Stiamo lavorando molto, martedì abbiamo fatto due sedute di cui una interamente dedicata ai video per preparare il match. Se fosse cambiato, ci avrebbe detto di andare in campo e divertirci. Capisco i suoi desideri, ha bisogno di vedere tutti i giorni i suoi ragazzi per mettere sul campo ciò che di buono può fare per una squadra».
Diverso l’approccio per Bernardeschi, alla sua prima esperienza in azzurro. «Questo ritiro è fantastico, i compagni mi hanno fatto integrare bene, sono felice e orgoglioso di aver raggiunto questo obiettivo. So adattarmi e ricoprire più ruoli, spero che questo serva al mister e che possa aiutarmi a strappare un biglietto per l’Europeo, anche se le decisioni spettano ovviamente all’allenatore». Agli ordini di Conte, gli azzurri si sono dedicati prevalentemente alla tattica, con esercitazioni a tutto campo sul possesso palla. Ancora a riposo Buffon, fermo a causa di una sindrome influenzale. Il ct ha provato la difesa a 3 in vista della sfida di domani con la Spagna (ore 20.45, diretta Raiuno), la partenza per Udine è prevista nella giornata di oggi.