(F. Ferrazza) Una settantina di milioni in due, forse anche qualcosa di più. Tanto valgono, al momento, Pjanic e Nainggolan. I due pilastri del centrocampo romanista sono corteggiati da mezza Europa, al termine di una stagione che li sta vedendo protagonisti, seppure tra le tante difficoltà di una Roma costretta a cambiare allenatore quasi a metà strada. Il bosniaco, sempre più uno specialista sulle punizioni (è reduce da due gol fatti con la nazionale), sembra aver questa volta davvero messo in preventivo di poter lasciare la capitale, pronto a spiccare il volo in una squadra che possa aiutarlo ad alzare qualche trofeo. Ha il contratto in scadenza nel 2018, ma con una clausola che gli consentirebbe di liberarsi per circa 38 milioni. Cifra che sarebbe disposto a spendere il Chelsea dell’attuale ct della nazionale, Conte, o anche il Psg. Pallotta è innamorato di Pjanic e non sembrerebbe troppo convinto di avallare un’eventuale cessione, ma molto dipenderà dalle esigenze di bilancio dei giallorossi e da quelle del ragazzo. L’altro pezzo pregiato sul mercato è Nainggolan, valutato intorno ai 35 milioni. Anche qui c’è forte l’interesse del Chelsea, per quella che, però, sarebbe una doppia cessione abbastanza clamorosa, viste le condizioni da verificare di Strootman, l’età di Keita e la fase finale di De Rossi. Spalletti dovrebbe ricostruire il centrocampo, e potrebbe quindi imporsi chiedendo che ci si fermi a una cessione eccellente.
Discorsi che monopolizzeranno l’estate, mentre Pjanic, dopo gli impegni con la Bosnia, ha cominciato a preparare il derby di domenica. «Ora pensiamo solamente alla Lazio» scrive sui social il centrocampista, che vorrebbe realizzare un gol decisivo contro i biancocelesti, dopo averne fatto uno bellissimo, ma inutile perché la gara i giallorossi la persero per 3-2 (12 novembre 2012). «È stata la mia punizione più bella- ha dichiarato recentemente Miralem- realizzata dalla distanza più grande. Saranno stati più di 40 metri».