(D.Luciani) – Stavolta si è caricato la Roma sulle spalle e l’ha trascinata all’ottava vittoria consecutiva. Edin Dzeko risponde sul campo, con i fatti, alle tante critiche piovutegli addosso dopo la notte di Madrid e regala anche a Spalletti una risposta importante. Un gol sfiorato dopo due minuti apre la sua ottima partita, migliore in campo nel successo finale per 2-1 in casa dell’Udinese. Poi al 15′ il gol del vantaggio giallorosso, il settimo in campionato e il quarto nelle ultime quattro gare. Mentre Perotti ondeggia imprendibile tra le linee, Dzeko lavora, pulisce e rende giocabile ogni pallone, dettando legge su Danilo e Felipe. Sponde di testa o di piede, aperture sugli esterni, un continuo movimento reso ancor più generoso dalle rincorse sui centrocampisti.
L’ottavo sigillo di fila in campionato è figlio dell’armonia tattica e del martellamento costante impressi da Spalletti: quando non si compiace della propria qualità – e in alcuni momenti si esagera ancora – la Roma domina l’avversario, spostandolo velocemente un lato all’altro del campo e sorprendendolo con verticalizzazioni improvvise.
In entrambi i gol romanisti ritroviamo queste evidenze: minuto 15 del primo tempo, palleggio sulla sinistra da cui esce Perotti. Taglio centrale di Salah che riceve e gira di prima per il movimento di Dzeko tra i centrali. Il numero 9 mette a sedere Karnezis e lo trafigge, 0-1. Minuto 29 della ripresa, Zukanovic sale palla al piede nella metà campo avversaria e cerca Dzeko. Palla difesa tra tre difensori e apertura per Salah. Scarico per Pjanic e palla morbida dentro di prima per l’inserimento di Florenzi che con una magia fa secco Felipe con lo stop e batte Karnezis con un tocco morbido d’esterno, 0-2.
Due gol fatti ma molti falliti con Danilo tre volte di immolatosi su El Shaarawy e Florenzi nel primo tempo e su Dzeko nel secondo. Dopo un primo tempo fatto di aggressività su ogni giocatore dell’Udinese in possesso palla, i giallorossi si spengono un po’ nella ripresa pagando anche la reazione bianconera. Szczesny e il palo salvano il vantaggio su Fernandes e Zapata. Perotti, Salah e El Shaarawy non riescono più a dare qualità perdendo molti palloni (alla fine in totale saranno 52) con Keita e Nainggolan troppo lenti. Si cerca quasi esasperatamente la giocata difficile tutta di prima. Spalletti se ne accorge e, per mettere ordine, al 70′ inserisce Pjanic per il Faraone.
Con la parità numerica in mezzo al campo, la Roma torna al comando del gioco e trova il raddoppio. Pjanic al 31′ spreca anche il tris, cercando l’assist a Dzeko, coperto, di fronte a Karnezis. Quando l’Udinese sembra alle corde, Digne e Zukanovic si fanno sorprendere da Matos, Keita ritarda la chiusura in area e Zapata riesce a servire a Fernandes la palla giusta per l’1-2. Nei cinque minuti finali, più tre di recupero, entra Strootman. Manolas argina ogni velleità degli attaccanti bianconeri, non risentendo la mancanza di Ruediger.
Il pareggio di Pisano e il miracolo di Gollini a Firenze rendono ancora più fondamentale questo ottavo successo di fila che porta la Roma allo scontro diretto con l’Inter con cinque punti di vantaggio sui viola e sui nerazzurri. Prima della sosta, domenica all’Olimpico sarà quasi un match-ball per blindare il terzo posto.