(F. Balzani) – C’è chi è in giro con le proprie nazionali, chi si sta godendo tra Italia e estero (non senza apprensione visti i tragici fatti di ieri) i tre giorni liberi concessi da Spalletti e chi invece scalpita e non vede l’ora di allenarsi ancora. È il caso di KevinStrootman che dopo essere «tornato a essere un calciatore», ora vuole tornare a essere titolare nel centrocampo che lo ha visto giganteggiare per 27 giornatenell’ormai lontana stagione 2013-2014. Ovvero prima della rottura del crociato e di un odissea durata due anni passati sotto i ferri (3 operazioni) e in infermeria con la parentesi di un ritorno illusorio durato appena 6 partite la scorsa stagione. L’olandese avrebbe voluto allenarsi anche ieri ma dopo un colloquio coi preparatori ha deciso di staccare la spina per 48 ore. In fondo ha già ritrovato tonicità muscolare e coraggio nei contrasti, ma non gioca 90’ dal 17 gennaio 2015 contro il Palermo, una settimana prima della ricaduta fatale. Per questo, nella settimana della sosta, lavorerà su resistenza e corsa e ha messo nel mirino il derby del 3 aprile come data del suo ritorno vero e proprio dopo i 12’ giocati contro il Palermo (sul 4-1) e i 60 secondi di Udine.
Poco, troppo poco per capire se è tornato il vero Strootman. Ma in linea col processo di recupero stabilito dallo staff medico giallorosso dopo l’operazione-miracolo del dottor Mariani a Villa Stuart. Aprile è il mese giusto e proprio contro la Lazio l’anno scorso si è vista l’ultima grande partita della Lavatrice. Decisivo, nei 45’ a disposizione nella ripresa, nella rimonta da 2-0 a 2-2 firmata da Totti. D’altronde con King Kevin in campo la Roma ha raccolto una sola sconfitta in 38 partite (il 3-0 contro la Juve del 5 gennaio 2014). Lo sa anche Spalletti che alla vigilia della gara con l’Inter lo ha descritto così: «Fa sempre più contrasti, si arrabbia sempre di più, dite giusto quando dite della sua faccia. Incute timore, lotta per una punizione, per un qualsiasi cosa gli vada contro durante la partitina, è spettacolare». Strootman quindi è pronto anche se difficilmente partirà titolare in un match così delicato. Una cosa è certa: per il prossimo anno, e quelli a venire visto il rinnovo pronto fino al 2019 (a proposito rinnoverà per un’altra stagione anche De Sanctis), la Roma potrà contare sulla sua “faccia”.