(F. Balzani) «Una partita splendida. Stavolta mi sento in pace». L’ottava meraviglia della Roma di Spalletti contro l’Udinese fa tornare il profumo d’Europa cinque giorni dopo l’eliminazione dalla Champions. E fa tornare il sorriso anche al tecnico toscano, piuttosto duro dopo il 2-0 del Bernabeu e volato a +5 sulla quarta posizione occupata da Fiorentina e Inter. In Italia la nuova Roma di Luciano ha numeri da far paura (anche al Napoli, 2° in classifica): 8 vittorie di fila, media di 2,5 punti a partita, otto gol subìti e 25 realizzati.
Ma soprattutto un gioco che diverte, che convince. «Sono sempre esigente ma i ragazzi mi hanno dimostrato di aver reagito bene dopo Madrid – le parole di Spalletti – Sono in pace, questa vittoria serve per tenere a distanza chi sta dietro. La squadra vista da fuori sembrava avere molte qualità, ero curioso di vedere se avevo ragione. Bisognava forse cambiare un pochino il modo di vivere questo club: i ragazzi l’hanno fatto con responsabilità e si meritano queste soddisfazioni». Ora arrivano due sfide (Inter e, dopo la sosta, Lazio) che potranno dire a Spalletti se queste qualità possono valere qualcosa più del terzo posto. Nella vittoria nella “sua” Udine (invasa da quasi 4000 tifosi romanisti) intanto Spalletti si gode il ritorno al gol di Dzeko dopo le feroci critiche degli ultimi giorni e la prodezza di Florenzi che ha vanificato il gol della bandiera di Bruno Fernandes. «Ringrazio il mister per la fiducia che mi ha dato dopo Madrid. Devo ripagare i tifosi con i gol, ma ora credo di aver capito il calcio italiano. In tutte le squadre dove ho giocato gli ultimi mesi».