(M. Pinci) – La migliore stagione della carriera ha un segreto: la fascia di capitano. Sette gol in un’annata con la Roma Alessandro Florenzi non li aveva realizzati mai. Merito, anche di Spalletti, che su di lui ha lavorato a lungo. All’inizio i rapporti erano scricchiolanti: tanti rimproveri culminati con le parole dello Juventus Stadium: «A volte si perde in atteggiamenti che non vanno bene », disse il tecnico. Prima per lo stesso motivo lo aveva ripreso duramente dopo averlo sostituito. Alessandro però ha colto i messaggi dell’allenatore mettendo in pratica comportamenti diversi. E la retromarcia ha convinto il tecnico. Che per premiarlo ha tolto la fascia di terzo capitano a Keita per darla a lui. Al maliano ha spiegato la scelta facendogli capire che era importante per motivare un giovane compagno, lui ha capito.
Da quel momento Florenzi è esploso, brillando di luce propria. Fino al record di gol. Stasera toccherà ancora a lui giocare da laterale destro nel match dell’Olimpico contro l’Inter. Gara chiave per centrare la qualificazione in Champions, e quanto valga arrivarci lo dicono i numeri: in quest’ultima edizione la Roma ha incassato dall’Europa in tutto 77,1 milioni, 18 più dell’anno scorso.