(M. Pinci) – Il derby con meno spettatori di sempre. A cinque giorni dal fischio d’inizio di Lazio-Roma, la prospettiva è questa. Nemmeno ai tempi del Flaminio c’era così poca gente. Ad oggi, i biglietti venduti per la sfida della capitale sono soltanto 8mila e spicci. Che aggiunti ai 14.000 abbonati del club biancocleleste, che ospita il match, vuol dire raccogliere in tutto meno di 21mila anime.
RECORD NEGATIVO – Nel 1989-’90 Roma e Lazio giocavano due derby allo stadio Flaminio, per il restauro dell’Olimpico in vista dei mondiali, davanti a 22.400 spettatori. Domenica all’Olimpico, che di tifosi potrebbe accoglierne circa settantamila, gli spettatori paganti saranno (ad oggi) circa 22mila, con appena 8mila tagliandi staccati. Il rischio concreto è di eguagliare il record storico di diserzioni, superiori anche al derby d’andata, quando la protesta ne portò tra i seggiolini dello stadio circa 28mila. Per carità, c’è ancora qualche giorno, ma le intenzioni sembrano ormai conclamate: gli 8 mila ticket rappresentano una cifra quasi trascurabile, soprattutto perché una volta che gli ultrà hanno lasciato cadere la prelazione con pochissime adesioni, l’intera curva Sud poteva essere acquistata da chiunque. E invece tra curve e distinti sud soltanto 5mila romanisti hanno acquistato un biglietto di quelli loro riservati. Gli altri 3mila sono stati acquistati dai tifosi della Lazio. Tutti gli altri, da una parte all’altra, si accomoderanno sul divano di casa.
DE ROSSI STOP, SALAH TORNA GOVEDI’ – A Trigoria come sui campi di tutta Europa si continua a lavorare con rose smembrate dalle nazionali. Spalletti, il più “saccheggiato” dai ct con 14 convocazioni totali, registra lo stop di De Rossi, che ha interrotto l’allenamento l’allenamento in via precauzionale per un piccolo fastidio alla schiena: verrà valutato ma non pare un guaio grave. Decisamente più fastidioso per il tecnico rischia di essere il rientro di Salah, fissato non prima di giovedì. Mercoledì l’allenamento di pomeriggio dovrebbe ospitare già tutti gli altri nazionali, ma il tecnico avrebbe ovviamente voluto avere anche l’egiziano. Che al contrario si allenerà con i compagni per la prima volta in due settimane soltanto a 3 giorni dalla sfida dell’Olimpico. Spalletti ha spesso lasciato fuori chi non è riuscito ad avere continuità negli allenamenti. Ma Salah si è sempre allenato con la nazionale e per lui potrebbe valere un discorso diverso.
Fonte: Repubblica.it