Il dualismo tra Totti e Dzeko è negli occhi di chi guarda i due attaccanti, le loro prestazioni in campo, perché tra i due il rapporto è ottimo e non c’è nessuna rivalità. Il prossimo anno rischiano entrambi di non essere più a Roma mentre domani, contro il Torino, potrebbero essere l’uno vicino all’altro, ma in panchina.
Per Totti le motivazioni sono fisiche, non disciplinari: il capitano non ha più i 90′ nelle gambe. Discorso diverso per Dzeko: il bosniaco è più utile quando gioca per gli altri piuttosto che quando deve finalizzare. E’ poco lucido l’attaccante, sbaglia e si demoralizza.