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AS ROMA El Shaarawy: “Ho sentito subito la fiducia del mister. Totti e De Rossi? Un onore lavorare con loro” (VIDEO)

El Shaarawy
El Shaarawy

Stephan El Shaarawry, acquisto del mercato invernale di Walter Sabatini, grazie al suo impatto incredibile con la Roma è già nel cuore dei tifosi. Proprio il “Faraone” si concede a 15 domande fatte dai sostenitori giallorossi. Queste le sue dichiarazioni:

Quale ruolo prediligi?
“Ho sempre preferito partire come esterno sinistro. Mi piace partire largo e poi accentrarmi, ma spesso ho giocato anche come seconda punta o trequartista”

Il tuo sogno più grande?
“Diventare un calciatore professionista era il sogno che avevo da bambino e che ho realizzato con tanta fatica. Ora sono un giocatore di Serie A e sogno di vincere qualcosa di importante con il club e con la Nazionale. Che sia l’europeo o la Champions League”

Il tuo migliore amico nello spogliatoio?
“Mi sono trovato subito a mio agio. E’ un spogliatoio molto allegro e sereno. Conoscevo già De Rossi e Florenzi che erano in nazionale con me, ma sono tutti dei bravi ragazzi ho fatto amicizia subito con tutti.”

Cosa ti spinge a dare il massimo?
“Nella mia carriera ho avuto momenti difficili, ma non ho mai mollato.Il calcio è sempre stata la mia passione e da me stesso chiedo sempre qualcosa di più. Nella propria carriera bisogna sempre porsi degli obiettivi e non bisogna mai smettere di crederci”

Che musica ascolti?
“Ascolto sempre la musica prima delle partite perché mi carica. Ascolto tutto, ma in particolare mi piace l’hip pop e il rap americano”

Ti taglierai mai i capelli?
“Li taglio spesso. Questa cosa della cresta è una mia particolarità nata tanti anni fa. Mi portò bene e ho deciso di tenerla. Adesso l’ho un po’ spuntata, ma sicuramente è stata una mia caratteristica e ho deciso di tenerla”

Con Salah e Perotti ti intendi bene, come ci riesci?
“Quando hai giocatori a fianco con tanta tecnica le cose sono più semplice. Sono due giocatori con grande velocità, soprattutto Salah. Mi sono trovato benissimo e spero che possiamo continuare a fare così con tanti assist, gol e buone prestazioni.”

Quando la Roma ti ha chiamato cosa hai pensato?
“E’ stata una sorpresa positiva. Dall’inizio del mercato è sempre stata la mia priorità la Roma. Quando ho parlato con Sabatini mi ha fatto un’ottima impressione. Ho sentito da subito la fiducia del mister e ho deciso di sfruttare questa occasione per dare una svolta alla mia carriera. Sta andando bene, ma devo continuare così perché c’è tanto da fare.”

Cosa si impara giocando con giocatori come Totti e De Rossi?
“Impari tantissimo. Dal punto di vista tecnico, ma anche umano. Hanno fatto la storia della Roma, sono due leader che ho amato e stimato. E’ un piacere giocare con loro e sono felice di conoscerli”

Differenza principale tra la Ligue 1 e la Serie A?
“Dal punto di vista fisico sono diversi. La Ligue 1 è molto più fisica, mentre in Serie A c’è molta più tattica ed è più difficile. In Francia delle volte si aprono degli spazi incredibili, in Italia devi cercarteli. Sono due campionati diversi”

Quante lingue conosci?
“L’italiano sicuramente, l’inglese un po’, anche il francese qualcosa l’ho imparata. Adesso piano piano sto cercando di imparare anche l’arabo. Avevo iniziato da piccolo, poi con il tempo ho mollato. Ci tengo molto perchè mio padre è egiziano, quindi devo riuscire a parlare arabo.”

Come ci sente a essere una fonte di ispirazione?
“E’ una bella sensazione. Essere un esempio per i ragazzi che ambiscono a diventare giocatore è motivo di grande orgoglio. Mi fanno piacere i complimenti dei ragazzini. Con il mio modo di giocare e di essere spero di dare un buon esempio a tutte quelle persone che sognano di diventare un calciatore. Bisogna avere la passione per questo sport e soprattutto l’umiltà. Il vero campione è quello che rimane umile nonostante i traguardi raggiunti”

Cosa ne pensi dell’intesa sviluppata con Salah? Parlate spesso dell’Egitto?
“Salah è un grande giocatore e con lui mi trovo bene sia in campo che fuori. Dell’Egitto ne abbiamo parlato solo quando abbiamo fatto il segno della piramide che abbiamo deciso di farlo insieme”

L’esultanza della piramide era stata preparata in anticipo?
“No, dopo il gol con la Fiorentina ho deciso di fare l’esultanza con lui, ma non era preparata. Gli ho detto di fare questa cosa e lui sorridendo mi ha seguito e l’abbiamo fatta insieme”

Chi ti ha spinto a giocare a calcio?
“La passione per questo sport me l’ha trasmessa mio padre che è stata sicuramente la figura principale nella mia vita e nella carriera. Mi ha seguito ovunque. Tutto quello che ho e che sono diventato lo devo a lui. Ha fatto tanti sacrifici, ha cambiato lavoro per portarmi agli allenamenti. E’ stata una figura fondamentale anche prima giocare quando mi portava ai campetti o ai giardini. Lo devo ringraziare tantissimo.”

“Ringrazio i tifosi per le domande che mi hanno inviato. Spero di farvi divertire ancora a partire già da domenica nel derby”

Fonte: asroma.com

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