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CONFERENZA STAMPA Spalletti: “Noi abbiamo altri obiettivi, la Lazio no. Totti? Mi occupo del campo, non di contratti. Stadio vuoto? Vorrei parlare con Gabrielli” (VIDEO)

Luciano Spalletti in conferenza
Luciano Spalletti in conferenza

Alla vigilia del derby contro la Lazio, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

Spalletti parla della gestione di Francesco Totti. A voi i commenti

Pubblicato da Gazzetta Giallorossa su Sabato 2 aprile 2016

“Gli unici indisponibili sono Gyomber e Vainqueur che nella settimana di allenamenti doppi gli si è affaticato un po’ l’adduttore e con dispiacere non ce l’ha fatta a recuperare. Tutti e due inizieranno all’incirca a metà della prossima settimana. Poi ci sono un paio di situazioni non chiarissime ma gestibilissime se non peggiorano oggi”

Emozionato per il derby?
“E’ un’emozione particolare che viene trasferita dall’emozione che c’è per questa partita e per questa squadra, e ne vieni condizionato. Noi abbiamo anche altri obiettivi e dobbiamo essere bravi a sapere gestire quelle che sono le emozioni”.

Come arrivate al derby?
“Ci arriviamo bene. Mi sarebbe piaciuto giocarla ad armi pari, che anche loro avrebbero avuto altri obiettivi. Io non lo so chi ci arriva meglio o peggio, per loro noi siamo l’unica ragione, noi ne abbiamo anche altre. Spero che i miei giocatori siano forti nella testa a saper gestire anche le altre cose oltra al derby”.

Sondaggio Sky: ultimo derby di Totti. Gioca o no?
“Anch’io lo farei giocare, ovviamente con la fascia da capitano, ma potete fare tanti altri sondaggi su Sky. Caressa ha ragione a dire, da appassionato da calcio, che sarebbe giusto farlo giocare. E’ chiaro poi che l’allenatore deve scindere la passione per lo sport e andare a considerare tante altre cose. Spero di fare nella maniera giusta, perché è una partita importante. Dobbiamo seguire l’obiettivo della Champions e abbiamo questa tappa dentro”.

14 mesi fa la doppietta nel Derby. E’ cambiato così tanto?
“Quando si analizza o guarda una partita, si tiene conto di molte situazione che voi giornalisti probabilmente da passionale non sa vedere, perché Totti le giocate le farà sempre. Se si tratta di giocate, gli possiamo fare un contratto per altri 5-6 anni. Nel primo tempo di quella partita può essere che la Roma sia andata sotto di 2 gol perché gli mancava un giocatore che correva. La gestione della partita è fondamentale, tenere palla e saper recuperarla velocemente, perché correre senza palla è la cossa più faticosa psicologicamente e fisicamente e perdi di vista il pallino del gioco. Ovviamente non si può dare la colpa ad una punta, ma il problema è questo. Lui palla al piede può fare come gli pare, la mette dove vuole. Però quando la palla ce l’hanno gli altri, come si fa?”.

Non può più reggere 90 minuti?
“Anche per colpa mia che non l’ho più fatto giocare. Io debbo anche constatare delle situazioni”

Totti l’ha capito questo?
“Secondo me lui è un passionale, ha forza, qualità e precisione. Lui vuole avere il contatto con la palla”.

Lo stadio mezzo vuoto domani. E’ deluso dalla Curva Sud?
“Mi dispiace quando leggo questi numeri, di un Derby con poca partecipazione. Avrei voluto sentir parlare di progetto di stadio pieno, dove tutti si mettono seduti per trovare le componenti per riempire lìOlimpico e mi adopererò per conoscere io stesso più cose, e chiederò a Gabrielli per parlarci per capire tutte le componenti. E mi dispiace. E per i nostri tifosi è un sacrifico enorme, io ho visto i Derby pieni. Capisco il loro sacrificio e poi sento parlare che si farà qualcosa a giugno, ma giugno è troppo lontano. Bisogna trovare la soluzione prima. Il Debry fa battere i cuori e i cuori quando battono fanno lo stesso rumore anche da Testaccio, noi come affetto avremo lo stesso lo Stadio pieno, perché sappiamo quanti cuori battono”.

La Roma deve fare la partita o la Lazio si chiuderà…
“noi tenteremo di fare la partita e di vincerla. Hanno offerto buone prestazioni contro buone squadre. Hanno un grandissimo allenatore come Stefano Pioli, che io conosco bene perché l’ho visto allenare. La squadra saprà sicuramente come comportarsi. Ma noi la vogliamo vincere”

E’ difficile tenere Totti e De Rossi in panchina in un Derby?
“Per me è molto facile. I voglio fare giocare i migliori. Lo dice anche l’inno della Champions “voi siete i migliori”. Dobbiamo pensare sempre a rifare quella competizione lì. Deve essere l’obiettivo di sempre, per noi che siamo della Roma. Daniele ha fatto dei buonissimi allenamenti, vedi quello di ieri. Per cui niente è scontato, Daniele può anche essere dentro gli 11, ma poi bisogna valutare bene l’equilibrio di squadra, vedere anche gli altri calciatori. Io ho una buona rosa a disposizione, e De Rossi conosce il modo di pensare degli allenatori, quindi sono tranquillissimo”.

Da quando è tornato evita di fare riferimenti al suo periodo precedente. La squadra di oggi è più forte di testa rispetto a quella vecchia?
“Con i Derby sono i parità, vinti persi e pareggiati. In passato ne abbiamo persi anche partendo da favoriti, forse non eravamo consapevoli della nostra forza. Questa squadra mi sembra consapevole dei propri mezzi e non farà errori di nessun genere, ma la Lazio è un abuona quadra e può avere la meglio in alcune situazioni dentro le partite”.

Non vuole parlare di Totti…
“Io ne vorrei avere 15 di Totti dentro alla squadra. Siccome è la 4° domanda da fare…”.

Non crede che sia il caso di incitare la società riguardo al contratto di Totti
“Non è il mio ruolo, non voglio essere messo dentro quella che è la storia di Totti. Debbo gestire la squadra da un punto di vista tecnico-tattico per avere dei risultati fondamentali, e se la squadra funziona devo dargliene merito. Attraverso la crescita si ha poi un confronto con chiunque. Io gestisco questa parte, nelle altre non voglio responsabilità o creare interferenze”.

Il Derby è provinciale?
“Vogliamo avere confronti di livello, vogliamo il confronto con l’Europa calcistica. Poi il passaggio importantissimo, ma non deve essere l’unica ragione d’essere”.

Per i giocatori la Roma non sembra essere un punto di arrivo…
“Da qui alla fine che diano il massimo sulla causa romanista. Poi chi vuole andare via, vada. Non ci sono problemi. Da parte mia chi vuole andare via, vada via. Noi probabilmente scegliere qualcuno da mandare via. Loro lo sanno. E’ giusto che chi ha mire importante, giochi da calciatore importante. Le ambizioni e aspirazioni sono giuste, non si può legare nessuno. Si è sempre giocato e sempre si giocherà a calcio, nessuno è indispensabile. Siccome sei un giocatore bravo e noi abbiamo contribuito tu hai un valore alto di mercato e poi si arriva ad un obiettivo comune”.

Nainggolan ha detto che Juve e Napoli non sono più forti della Roma…
“Non lo so. Io sono arrivato ora e devo rendermene ancora conto. Se lui dice così è il primo che ammette che ha fatto poco, perché doveva fare di più per stare sopra a loro. Se gli altri non sono più forti di noi significa che noi abbiamo fatto poco”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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