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CORRIERE DELLA SERA Pioli e Totti, le facce tristi del derby

Totti
Totti

(B. Tucci) – Nella Lazio comincia l’era di Simone Inzaghi. Quella di suo fratello Pippo, sulla panchina del Milan, non è durata a lungo. Poco polso e scarse idee, si sosteneva a Milanello. Ora tocca al giovanotto che, fino a ieri, allenava la squadraPrimavera. Non sarà un compito facile. Una classifica a dir poco disastrosa, uno spogliatoio in frantumi, qualche giocatore che non ne può più di respirare l’aria di Formello. Un bene o un male il cambio dell’allenatore in corsa? C’è chi sostiene che Stefano Pioli non poteva più andare avanti e chi ritiene che a questo punto del campionato sia dannoso affidarsi ad un mister che ha pochissima esperienza. Certo, la «mazzata» del derby non poteva essere digerita con un cucchiaio di bicarbonato. Lotito era stanco e ha dato un taglio netto. Panchina nuova, vita nuova. Sarà così? La prova del nove la si potrà avere subito, già da domenica prossima quando la Lazio volerà a Palermo, contro una squadra in piena lotta per non retrocedere.

A Trigoria si respira un’aria di festa e non è certo una sorpresa dopo un derby vinto per 4-1. Nove vittorie e un pareggio nelle ultime dieci partite. La squadra va, non c’è dubbio. Il computo dei gol segnati e di quelli presi è una dimostrazione di come la cura del mister abbia dato i suoi frutti. I più ottimisti si dicono certi di riacciuffare pure il Napoli, evitando così i preliminari di Champions. L’euforia è comprensibile, dopo le sofferenze della prima parte del campionato. A fine derby era ben visibile su tutti i giocatori, che si abbracciavano sorridenti e felici. Meno uno, il capitano. Sul suo volto era evidente l’amarezza non solo per non aver giocato, ma perché si sente ormai un estraneo. Spalletti risponde che il problema non riguarda lui, ma la società. Dice che di Totti ne vorrebbe quindici, però lo tiene in panchina. Perché si tratta così il campione che ha fatto la storia della Roma? Presidente Pallotta, intervenga! Subito.

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