(M. Cecchini) – L’ impressione è che i circa ventimila eroici tifosi che hanno comperato il biglietto apposta per Roma-Chievo dell’8 maggio alle 12.30 – periodo e orario generalmente destinato alle Prime Comunioni e non al calcio – non abbiano sprecato i loro soldi. Doveva esserci la folla delle grandi occasioni (abbonati compresi) per un «Totti day» in chiave di malinconia, cioè come ultima partita all’Olimpico del capitano giallorosso, invece sembra proprio che si trasformerà nel suo contraltare, ovvero nella celebrazione del fatto che l’avventura continua.
IL VERTICE – Ieri infatti sono tornati da Boston il d.g. Baldissoni e Ricky Massara, braccio destro del d.s. Walter Sabatini, e improvvisamente a Trigoria l’ottimismo è tornato a circolare. Motivo? Facile. James Pallotta sembra proprio che abbia dato il via libera al rinnovo di con tratto fino al 2017 per il capitano giallorosso, posponendo però l’annuncio alla prossima settimana – dopo Genoa-Roma – proprio per far sì che la partita contro il Chievo si trasformi in evento e, con risultato acquisito, possibilmente anche in una festa. Insomma, le indiscrezioni che da giorni si stavano susseguendo pare troveranno una conferma a breve, anche per ché il presidente ha avuto innanzitutto dal calcio giocato la sensazione che Totti meriti il contratto anche per ciò che può dare e non solo per lo straordinario passato.
AL TELEFONO – Tra l’altro, da ieri è circolata la voce che Pallotta in questi ultimi giorni abbia avuto un contatto indiretto con lo stesso Totti (cioè mediato da un traduttore), il quale sarebbe stato rassicurato sul futuro dal lo stesso presidente. La notizia sarebbe stato lo stesso capitano a raccontarla agli amici, ma sul tema si lavora più sulle allusioni che sulle certezze perché (giustamente) la Roma vuole far sì che il giorno dell’annuncio del rinnovo diventi un evento mediatico, destinato a rilanciare anche la figura presidenziale. Scelta azzeccata, visto la disaffezione che ancora si percepisce intorno alla squadra, senza contare la pubblicità negativa che a volte corre il rischio di contagiare l’immagine del club. Una cosa per tutti: lo striscione esposto due giorni fa, firmato Curva Sud, in cui si leggeva: «I romanisti non ti abbandonano. Daniele non mollare», dedicato alDe Santis, accusato dell’omicidio di Ciro Esposito per il quale l’accusa ha chiesto l’ergastolo.
VIA LIBERA SPALLETTI – Tornando alle storie belle di calcio, uno dei motivi per cui Pallotta ha dato il via libera al rinnovo è legato anche all’assenso di Spalletti, forse manifestatogli direttamente. Sempre dal ventre dello spogliatoio, infatti, viene raccontato come negli ultimi giorni ci sia stato un riavvicinamento chiaro fra l’allenatore e il capitano (ieri acciaccato per una botta) e il rapporto tra i due sia migliorato. Se si aggiunge che, dopo un colloquio con Baldissoni, sabato lo stesso Totti ha espresso quel comunicato distensivo che tutti auspicava no da tempo, si capisce come tutti aspettino solo il lieto fine.
CELEBRAZIONI – E così per la prossima stagione ci si aspetta un campionato di celebrazioni. Pensateci: l’ultima partita di Totti a Milano, a Torino, a Napoli, inChampions. E poi l’ulti ma all’Olimpico contro tutto il rosario delle grandi avversarie e dei grandi rivali pronti al l’omaggio. Insomma, «business» allo stato puro, che di si curo la proprietà statunitense apprezzerà, visto il corollario di magliette dedicate e varia umanità che si può ideare sul tema. Tra l’altro, un piano del genere a Trigoria è già stato concepito e si aspetta solo il via libera presidenziale per metterlo in cantiere. E allora i tifosi aspettano solo la fumata bianca che continui la favola. D’altronde, Totti è sì o no il papa giallorosso?