I giudici della Corte Sportiva d’Appello hanno infatti deciso di cancellare una delle quattro giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo a Gonzalo Higuain: il pipita potrà sfidare Perotti ed El Sharaawy il 25 aprile in una partita che varrà una bella fetta di secondo posto.
Il Napoli, comunque, la prende male: «Prendiamo atto della decisione della Corte Sportiva di Appello, osservando come sia mancato il coraggio di fare davvero chiarezza e restituire, al calciatore e alla Società, Giustizia. Si è persa un’occasione per dare credibilità all’intero sistema. Siamo profondamente delusi». Anche Mattia Grassani chiude la giornata senza esultare: «Ci aspettavamo qualcosa in più».
Il legale del club azzurro è riuscito a convincere i giudici – scrive la Gazzetta dello Sport – che quel «vergognoso» pronunciato dall’argentino al minuto 75 di Udinese-Napoli, non era diretto verso l’arbitro Massimiliano Irrati. Così si è passati dall’«ingiurioso» all’«irrispettoso». Niente da fare invece sulla «spinta lieve», parole scritte dallo stesso Irrati nel referto arbitrale. Confermata invece l’ammenda di 20mila euro.
Nei 50 minuti della discussione sull’affaire, oltre a Grassani, avevano preso la parola De Laurentiis e alla fine lo stesso Higuain: «Sono un giocatore che ha sempre rispettato le regole. Quella punizione è ingiusta e pesante». Parole che hanno convinto i giudici solo a metà: niente Bologna ma via libera per sfidare la Roma.