Spalletti e Sarri hanno in comune Fabrizio Corsi. Il presidente dell’Empoli li ha scelti, li ha aiutati e li ha accompagnati – scrive la Gazzetta dello Sport – alla conquista del calcio vero.
Sul caso Totti: «A Totti intitoleranno una strada, uno stadio, la sede della Roma ma se oggi dovessi affrontare i giallorossi e vedessi Totti in campo dal primo minuto sarei un presidente felice perché avrei un vantaggio. Il problema è che la società non aiuta Luciano. Un dirigente dovrebbe passare per le camere alle undici di sera. E se qualcuno gioca a carte avanti con le multe. Invece Spalletti deve fare anche il dirigente».
La migliore qualità di Luciano? «Non smette mai di studiare. Nell’anno in cui è stato fermo è andato in giro a guardare i più bravi. Ci sono suoi colleghi che magari hanno vinto un titolo e si sentono fenomeni. Come se il calcio finisse con loro. Se Luciano resterà alla Roma il prossimo anno inventerà qualcosa di nuovo tatticamente».
Come finirà Roma-Napoli? «Di sicuro non 0 a 0. Immagino un pareggio. E non è certo una bella notizia per Spalletti».