Le parole di Fabio Cannavaro su Roma-Napoli di oggi e sul caso Francesco Totti, suo ex compagno in Nazionale, che sta scuotendo l’ambiente giallorosso:
La sfida di Roma è diventata decisiva per il secondo posto e l’altro accesso allaChampions.
«Momento particolare per le due squadre. IlNapoli meriterebbe qualcosa in più rispetto alla Roma dopo quanto ha fatto vedere quest’anno. Ma rischia se non va all’Olimpico con la testa, la preparazione e l’umore giusti. Recuperando Higuain dopo tre settimane, con l’organico al completo, può andare a vincere e a chiudere il discorso Champions:ne ha le forze».
Lei è stato recentemente a Trigoria, ha parlato con Spalletti e Totti.
«Con Spalletti c’è da sempre reciproca stima. Non sono stato un suo giocatore, però quando era allo Zenit mi ha avrebbe voluto: venne esonerato e l’operazione saltò. Ho studiato i suoi allenamenti. Sono stato a Trigoria nelle settimane in cui la Roma risaliva verso l’alta classifica e da parte di Spallettic’era la preoccupazione che la squadra dopo sei-sette vittorie si fermasse, com’era accaduto in altri anni. Per questo, attraverso il dialogo con i giocatori, cercava di tenere alta la tensione».
Dialogo? Con Totti sembra che non lo abbia, al di là di pose studiate per foto e video.
«Ascoltando Spalletti e Francesco, mi sono fatto l’idea che in questo periodo non si siano capiti. Perché c’è una grande reciproca stima: li ho sentiti parlare l’uno benissimo dell’altro».
Lei, capitano di Totti in Nazionale, gli ha dato qualche consiglio?
«Anche se lui ha questa grande voglia di continuare, gli ho detto che è arrivato il momento di guardare al futuro perché da calciatore è difficile fare di più. Un ruolo dirigenziale sarebbe perfetto, dovrebbe parlarne con la società. Non vedrei Totti team manager della Roma, però vicepresidente d’alto profilo come Zanetti all’Inter sì: continuerebbe a vivere al fianco della squadra, nel suo ambiente».
La sua risposta?
«Vuole continuare. I grandi gol e i grandi numeri li farà sempre, però a quasi quarant’anni è difficile correre dietro agli avversari. Penso comunque che la gestione di Spalletti abbia aiutato e stimolatoTotti».
Fonte: Il Mattino