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IL MESSAGGERO La Roma sbatte contro i pali

El Shaarawy
El Shaarawy

(U. Trani) – A Il miglior attacco del campionato, 67 reti, va improvvisamente al minimo e la Roma rallenta nella volata Champions. Il pari dell’ Olimpico, 1 a 1 contro il Bologna, favorisce il Napoli secondo che ha 6 punti di vantaggio a 6 giornate dal traguardo. Il 3˚ posto resta in cassaforte, con l’Inter quarta a meno 6, ma Spalletti non può essere soddisfatto: Salah, prima di segnare, prende 3 pali e la rete di Rossettini nasce dalla solita dormita difensiva. I giallorossi non hanno avuto la forza di completare la rimonta. Nulla di nuovo: nelle 3 gare in cui con il nuovo tecnico sono andati sotto non sono mai stati capaci di vincere.

SOLO DUE NOVITÀ – Niente turnover, come previsto. Spalletti conferma per nove-undicesimi la Roma del derby e insiste sul 4-2-4 che è costato l’esonero a Pioli. I 2 innesti, però, non incidono. A cominciare da De Rossi che ritrova il posto da titolare dopo più di 2 mesi: il 2 febbraio partì dall’inizio a Reggio Emilia contro il Sassuolo e da difensore centrale. Stavolta, però, ha spazio a centrocampo perché Keita si ferma per un mal di schiena e va in campo solo nel recupero. Fiacco pure Iago Falque che, invece, prende il posto dello squalificato Nainggolan. Ancora in panchina, dunque, Dzeko, risparmiato a quanto pare per un lieve problema muscolare: entrerà solo negli ultimi 20 minuti. Avanti con la formula senza centravanti che non dà punti di riferimento e che fino a metà primo tempo sembra efficace.

PARTENZA LANCIATA –  Il Bologna viene da tre ko di fila e si presenta largamente rimaneggiato. Donadoni non può schierare Taider, Giaccherini Mounier e Destro e deve escludere anche Gastaldello che si fa male alla vigilia. Il 4-5-1, con Floccari unica punta, è prudente. Ma soffre lo stesso per l’aggressività della Roma al limite dell’area. Iago Falque calcia subito forte di destro e Mirante devia in angolo. Salah non è fortunato: prende il palo sia di testa (El Shaarawy poi segna in fuorigioco e Massa annulla) che di piede. A far centro, quando nessuno se lo aspetta, è però, Rossettini che vince il duello aereo con Ruediger e firma il vantaggio su punizione dalla distanza di Zuniga, con Szczesny che resta in porta, rinunciando a uscire. La disattenzione difensiva complica la strategia di Spalletti: dietro i giallorossi spesso si addormentano è solo in 6 gare su 32 sono riusciti a non incassare gol.

MODIFICA IN CORSA – Il Bologna cerca di sfruttare la superiorità numerica a centrocampo e attacca con insistenza dal lato di Digne con Zuniga e Donsah che però si arrende prima dell’intervallo, dentro Pulgar. Spalletti è già intervenuto, abbassando Iago Falque che si sistema alla destra di De Rossi: ecco il 4-3-1-2, con Perotti che partecipa più di Pjanic.

SPAZIO A FRANCESCO – La Roma, nella ripresa, riparte con Totti, fuori Iago Falque, e con il 3˚ sistema di gioco: ecco il 4-2-3-1. La notte sembra stregata per Salah: sinistro a giro e 3˚ palo. I giallorossi hanno il record dei legni colpiti in serie A: 18. Ma l’egiziano non si deprime e, proprio su tocco in profondità del capitano, riesce subito a pareggiare, con tocco preciso sull’uscita di Mirante.Salah, 12˚ gol in campionato e 13˚ stagionale, ritrova la rete dopo più di un mese: l’ultima il 4 marzo contro la Fiorentina, sempre qui all’Olimpico. E’ quella anche l’ultima presenza in questo torneo di Totti che guida i compagni nell’assedio al fortino rossoblu e di destro, da fuori area, chiama al volo Mirante che alza sopra la traversa. Donadoni fa uscire Masina che non è proprio in grado di fermare l’egiziano e si affida a Oikonomou che va però a destra. A sinistra piazza Mbaye. Prima della mezz’ora Spalletti richiama in panchina El Shaarawy e ci prova con Dzeko che non cambia però la storia del match. Perotti finisce a sinistra e Totti diventa trequartista. L’assetto è spregiudicato e, in alcune fasi, diventa vulnerabile in contropiede. Il Bologna si accontenta e resiste, approfittando della frenesia giallorossa: nonostante i 15 corner, poche chance alla meta.

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