(S. Carina) London calling. Se per provare a rinegoziare i termini di pagamento di Salah, capire i margini di manovra del Chelsea su Nainggolan, chiedere informazioni su qualche giovane (Clarke-Salter, Loftus Cheek e Solanke) o per motivi legati al proprio futuro, sarà il tempo a dirlo. Per ora Sabatini ha cambiato periodo e partner. Normalmente il viaggio nella City era previsto in estate e ad accompagnare il ds c’era (quasi) sempre il dg Baldissoni. Anche se poi, già lo scorso anno, Sabatini si era mosso da solo e il 17 luglio aveva incontrato in un ristorante italiano di Londra l’agente di Salah, Abbas. Ieri i due hanno fatto nuovamente coppia, immortalati da una foto di due tifosi juventini che erano pronti a fare il tour di Stamford Bridge. Scatto galeotto che li ha ripresi sotto la gigantografia di Hazard: Sabatini con la solita sigaretta a fargli compagnia, Abbas avvolto in una sciarpa celeste.
IL NINJA PER IL CT Come è capitato per il contratto di Manolas, pubblicato giovedì dal sito Football Leaks, anche stavolta la fuga di notizie non ha fatto piacere alla Roma. Che nel tardo pomeriggio di ieri ha fatto trapelare una versione ufficiosa: il viaggio è servito per provare a rinegoziare i termini dell’intesa per Salah che dopo il riscatto è già al 100% giallorosso (tant’è che è stato iscritto a bilancio). Inoltre i due club hanno fatto un punto sugli sviluppi del contenzioso Fifa aperto con la Fiorentina. Certamente si sarà parlato anche di questo ma il piatto forte era e resta Nainggolan. Conte, che ha cercato invano di portare il belga alla Juventus, lo ha messo come primo obiettivo del suo Chelsea (piace anche Manolas). In un incontro come quello andato in scena ieri non si può parlare di una trattativa vera e propria ma tanto è bastato per capire le rispettive posizioni: la Roma valuta Radja 45 milioni mentre i Blues non vogliono andare oltre i 30. Una forbice importante che potrebbe diminuire se a Trigoria avessero il via libera su due giovani che impressionarono Sabatini un anno fa, dopo averli visti annichilire la Primavera di Alberto De Rossi nella Youth League. Si tratta del difensore Clarke-Salter e del centrocampista Loftus Cheek: entrambi hanno già esordito in Premier. Un altro elemento che piace è Solanke ma sono soprattutto i primi due ad allettare l’ego di talent-scout del ds.
FUTURO DA SCEGLIERE C’è poi una terza versione, che fa riflettere. Perché non sono in pochi a pensare che il viaggio del ds possa nascondere, tra gli altri, anche motivi personali. Tradotto: oltre a esaminare le questioni precedentemente elencate, non è da escludere che Sabatini abbia provato a sondare il terreno anche per il suo futuro prossimo. Perché Pallotta ancora una volta è riuscito a sorprenderlo. La chiusura alla partenza di Pjanic (che poi è l’unico che invece non può essere blindato avendo una clausola rescissoria); la sottolineatura, arrivata dopo la carota («Walter ha fatto ottime cose»), che in questi anni l’unico errore commesso è stato quello di cambiare troppo la squadra; la sensazione che la metodologia di lavoro sul mercato sia prossima a cambiare; nemmeno una parola sulla possibilità di farlo ricredere sulla decisione presa, lo hanno convinto ancor di più che l’addio è inevitabile. E guardarsi intorno non è peccato. Anche a Londra, anche se non parla inglese e in Premier la figura del ds è fuori moda. In Inghilterra esiste infatti il tecnico manager che si avvale di consulenti di fiducia, pronti a segnalare (e trattare) calciatori. Guarda caso quello che a Sabatini riesce meglio. Senza contare che stavolta non avrebbe nemmeno problemi di lingua, vista la presenza di Conte.