(M. Ferretti) – Specialità della casa? Spezzatino.E, venghino signori venghino, l’abbuffata è garantita. Ci si mette a tavola oggi alle 15, vietato alzarsi prima di lunedì intorno alle 23. Cinquantasei ore di campionato, senza neppure la certezza di leccarsi i baffi. E tanti cari saluti alle partite tutte di domenica alle 14,30, con la differita Rai in bianco e nero alle 19 di un tempo del match-clou. Calcio moderno, si dice.
Resta da stabilire, in verità,dove risieda realmente la modernità. Sette porzioni di campionato, sette mini-turni diluiti in tre giorni.Tutto regolare,per carità; tutto in linea con le esigenze dei club (e della Lega). È la grana, bellezza. E poco importa se, sempre più spesso, un tifoso si abbona per vivere allo stadio la propria squadra del cuore di domenica e si ritrova invece a fare i salti mortali per seguirla di sabato o di lunedì. In ogni caso,no problem: basta accendere la tv e sei in prima fila. E senza neppure il timore di ritrovarti con una barriera sul divano a dividerti da tuo figlio.
Calcio moderno no? Prendete appunti, allora:una gara oggi alle 15,due alle 18 e una alle 20,45; domani una alle 12,30, tre alle 15 e una alle 20,45; lunedì chiusura con il monday-night delle 20,45. Tra anticipi, posticipi degli anticipi,anticipi dei postici e posticipi veri, dieci appuntamenti e 900minuti di gioco (recuperi esclusi) per provare a capire di che morte morirà questo campionato. La Juve staserà sarà impegnata a San Siro contro il Milan: in caso di successo, il suo quinto scudetto di fila sarebbe praticamente certo. La Roma di James Pallotta («Non venderemo i migliori») chiuderà la scorpacciata di pane e pallone lunedì sera ospitando il Bologna senza Nainggolan,squalificato. Un’assenza episodica, ricordando le promesse del presidente bostoniano. Vietato, e non solo in questo week end, mandare di traverso lo spezzatino al tifoso della Roma. Buon appetito a tutti eh…