(E. Menghi) – Non giocava almeno 45 minuti da Roma-Sassuolo del 20 settembre, prima dello stop di quasi quattro mesi per infortunio. Fino a ieri aveva giocato in tutto 45 minuti in campionato (31’ col Frosinone e 14’ con la Fiorentina) dal ritorno in panchina di Spalletti, che contro il Bologna ha dato a Totti la possibilità di raddoppiare, inserendolo ad inizio secondo tempo, con i giallorossi sotto 1-0. Dal piede del capitano è nato il gol di Salah che vale un punto, poi il numero 10 è salito in cattedra per cercare la gloria personale, ma Mirante gli si è opposto lasciandogli il pallone alla bandierina. «Francesco le giocate le farà sempre, se ci limitiamo a questo possiamo fargli altri 5-6 anni di contratto», le parole del tecnico prima del derby. Tutto giusto, perché con la palla tra i piedi ha dimostrato anche stavolta di essere uno dei migliori, ma non c’era certo bisogno di prove: un assist, due tiri e ha azzeccato il 76% dei passaggi. Meno bene quando la sfera la tenevano gli avversari. L’emozione di Totti nell’entrare in campo è stata grande, lo ha ammesso lui stesso lasciando lo stadio: «Che bello il boato dell’Olimpico al mio ingresso». L’affetto del pubblico non gli è mai mancato.