(M. Pinci) – Roma-Napoli come un Grande fratello della sicurezza. Sono duemila i tifosi del Napolinon residenti in Campania attesi in città per un match che da solo evoca la tragedia di Ciro Esposito. Tra l’altro, la partita di domani cade a 9 giorni dal secondo anniversario e nella settimana della richiesta d’ergastolo per DanieleDe Santis, l’uomo che sparò. Dalle due tifoserie non sono arrivati segnali di tensione, eppure l’allerta resta massima. E il dispositivo di sicurezza prevede una novità assoluta: lungo il percorso che effettueranno le navette dei sostenitori del Napoli, saranno disposte una serie di telecamere che potranno trasmettere le immagini in tempo reale direttamente in sala operativa. Uno stratagemma dettato proprio dall’esperienza del caso di Esposito, e che consentirebbe in caso di incidenti di intervenire rapidamente anche in luoghi distanti dallo stadio (nel 2014 la rissa chiusa dalla sparatoria che uccise il sostenitore azzurro si svolse a Tor di Quinto, che domani diventerà nuovamente il punto di raccordo per i tifosi ospiti in arrivo da tutta Italia).
Il rischio, anche se per il momento non risultano evidenze in questo senso, è principalmente uno: l’infiltrazione di tifosi napoletani anche sprovvisti di biglietto che tentino di creare situazioni di disagio per l’ordine pubblico. In più già predisposti i metodi alternativi d’intervento e identificazione: riprese, fotografie, persino gli idranti – utili per disperdere i facinorosi in caso di necessità – e soprattutto i controlli a largo raggio, già nelle aree distanti dall’impianto, per cogliere gente senza ticket o intenzioni poco ortodosse. Nel giorno in cui a Roma, tra manifestazioni per la Liberazione e allerta terrorismo, scenderanno in campo quasi 1800 agenti, pure l’Olimpico diventa un “obiettivo sensibile” da monitorare da tenere sotto strettissima osservazione. Anche per questo, di quell’esercito di divise schierate, 500 saranno impegnate per garantire l’ordine intorno allo stadio. Dei 2500 biglietti messi a disposizione per il settore ospiti, ne sono stati venduti appena 30/35, complice il prezzo altissimo (50 euro) disposto dalla Roma: per evitare pericolose commistioni tra romanisti e napoletani in altri settori, però, le forze dell’ordine sono pronte a aprire il settore anche ai tifosi del Napoli che hanno acquistato biglietti per altre zone dello stadio (ovviamente, soltanto chi volesse per motivi di sicurezza).
E mentre si lavora sull’immediato, prosegue anche la pianificazione delle linee guida per la prossima stagione. Con una sicurezza ormai quasi certamente acquisita: le barriere resteranno al loro posto. Questura e Prefettura, nel protocollo d’intesa firmato con Roma e Lazio a febbraio, il comitato per l’ordine e la sicurezza s’impegnava “a perseguire nel tempo l’eliminazione di tutte le barriere divisorie”, a patto che i tifosi tornassero allo stadio. Gli ultrà però hanno deciso di non accettare il dialogo su questi termini, e dopo due mesi e mezzo l’obiettivo si deve ritenere fallito. Nella curva romanista però qualcosa si muove: complice la possibilità che quella contro il Chievo sia l’ultima di Totti con la Roma, si sta aprendo un sottile spiraglio per il ritorno di una parte dei tifosi nel settore più caldo dell’Olimpico. Sull’argomento almeno, il fronte è sempre meno compatto.