(F. Balzani) – Partiamo dai miracoli già compiuti in tre mesi: ridare un gioco alla Roma, riportare la cultura del lavoro a Trigoria, riconquistare la zona Champions, valorizzare i nuovi acquisti e dare un senso alle conferenze stampa. Qualcuno dirà: manca solo che a Spalletti venga chiesto di tramutare l’acqua in vino. È lui l’uomo solo al comando della Roma, che ha conquistato Pallotta per le sue doti manageriali. Qualità “alla Ferguson” che il presidente si illuse di aver trovato in Garcia. Il “Direttor” Spalletti:tecnico, sportivo e generale. È lui che ora dovrà occuparsi di altri tre miracoli: riportare i tifosi in curva Sud, bloccare i big tentati dalle offerte di mezza Europa e soprattutto – sfruttando anche le 4 gare casalinghe su 7 rimaste – riprendere il Napoli che col Verona dovrà fare a meno di Sarri, Mertens, Koulibaly e ovviamente Higuain che salvo sconti (da 4 a 3 turni di squalifica) salterà anche la sfida di San Siro con l’Inter e lo scontro diretto con la Roma del 25 aprile, che per i giallorossi potrebbe significare aggancio o addirittura sorpasso. Magari quel giorno allo stadio torneranno pure i tifosi della Sud. Spalletti è al lavoro e ha già chiesto un incontro col Prefetto Gabrielli per «risolvere prima della fine del campionato» la questione. Intanto, si relaziona con Baldissoni e Nelaed è preoccupato anche per la prossima stagione (la campagna abbonamenti che di solito partiva a fine marzo resta in stand by). «È stato bello vincere il derby ma hai ragione, senza di voi non è la stessa cosa», ha detto dopo una cena all’Eur a un tifoso di curva che lo aveva fermato.
E non sarebbe la stessa Roma senza Pjanic e Nainggolan, i due nomi che in tema mercato stanno riempiendo le pagine dei giornali stranieri e che Spalletti vorrebbe trattenere a patto che siano anche loro a voler restare. Il bosniaco è a Londra con compagna e figlio per «vacanza, shopping e turismo». Eppure i tabloid inglesi parlano di incontro col Chelsea e offerta da 40 milioni. In realtà Conte preferisce un giocatore più fisico come Nainggolan (piace pure Rüdiger) mentre è Guardiola ad aver fatto il nome di Pjanic. Peraltro il City avrebbe una corsia preferenziale grazie a un intermediario degli Emirati Arabi che aveva favorito l’operazione Dzeko e avrebbe già contattato Mire. In pole resta comunque il Psg (quadriennale da 4 milioni) che ieri ha ascoltato le richieste di Digne. Il terzino vuole restare con Spalletti: «Con lui sto crescendo tantissimo». Lo ha detto ai dirigenti francesi che potrebbero estendere il prestito o scontare da 18 a 12 milioni. In Francia Sabatini (che col 2° posto potrebbe restare clamorosamente a Trigoria) ha effettuato sondaggi per i terzini Mendy del Marsiglia e van der Wiel (a parametro zero). E il centrocampista Ben Yedder del Tolosa mentre Spalletti (ri)vorrebbe Witsel nel caso in cui dovesse partire Pjanic.