(M. Pinci) – Alla fine hanno capito che litigare non serviva a nessuno. Spalletti e Totti fanno un passo indietro. Il giorno dopo la bufera di Bergamo, la discussione accesa nel corridoio davanti agli spogliatoi sotto gli occhi di compagni e avversari, a Trigoria il caso pare chiuso: l’allenamento della mattina, anzi, diventa l’occasione per scambiarsi sorrisi e abbracci, strette di mano e pacche sulle spalle, tutto in favore di telecamera.
La città continua a bollire spaccandosi in fazioni, tra chi difende la scelta del tecnico e quelli che urlano contro gli attacchi al capitano. Persino un ragazzo di Shanghai a Trigoria ha esposto un cartello si sostegno a Francesco Totti (già ieri una scritta “rispetto per Totti”). All’interno del centro sportivo però le cose si svolgevano in un’atmosfera diversa. Quello che il club aveva ridimensionato a “normali nervosismi post partita di un match da vincere e non vinto” pare, almeno per i protagonisti acqua passata.
C’è chi parla di un chiarimento tra Totti e Spalletti prima dell’allenamento. Di certo in campo i due hanno fatto di tutto per mostrarsi sereni, anche cercandosi, proprio di fronte alle telecamere della televisione di stato a Trigoria. Una sorta di abbraccio “mediatico”, per trasmettere soprattutto all’esterno l’idea di essersi messi alle spalle le tensioni di una domenica al veleno. Una sorta di messaggio distensivo “per la Roma”, visto che da qui a fine campionato la squadra dovrà dividersi tra la difesa del terzo posto e l’attacco al secondo, anche se le possibilità sono chiaramente in calo.
Eppure sotto la cenere continua a ardere la brace del contratto in scadenza: “Un gol non cambia le cose”, ammette il ds Sabatini, aggiungendo che “l’intendimento di Pallotta è chiaro”. Pure quello di Totti lo è: se il presidente non lo vede più calciatore ma dirigente, il numero dieci si sente ancora pienamente atleta (e a dire il vero continua a dimostrarlo). Di questo si continuerà a parlare da qui alla fine del campionato, quando scadrà l’accordo chiudendo la carriera sportiva a Roma del capitano. Per ora, però, resta la tregua con Spalletti.
Fonte: repubblica.it