(di Keivan Karimi) – Torna la rubrica del venerdì a cura di Gazzetta Giallorossa con un occhio alle sfide ed ai calciatori del passato in casa Roma; in vista del match di lunedì contro il Genoa, andiamo a ritrovare un doppio ex come Christian Panucci, genoano doc per via dell’esperienza nel club ligure da giovanissimo, ma divenuto romanista in seguito dopo gli otto anni passati nella capitale.
Panucci, l’enfant prodige di Savona – Cresciuto nel settore giovanile del Veloce Savona, piccolo club dedito a lanciare i talenti liguri e mandarli in giro per l’Italia, Christian Panucci, difensore classe 1973, fu notato dagli osservatori del Genoa e portato nelle fila del grifone prima per unirsi alla Primavera, poi viste le innate qualità mentali e tecniche, fu fatto esordire nel 1992 in prima squadra. Panucci si rivelò grande tifoso genoano e la sua esplosione fu rapidissima, tanto da diventare titolare in difesa nella stagione 92-93 sotto la guida di Bruno Giorgi. In una difesa tutta muscoli ed esperienza accanto a Signorini, Caricola e Branco disputò un’ottima stagione, condita da 3 reti in Serie A. Bastò un’annata simile per diventare pupillo di Fabio Capello che lo volle con se’ a 20 anni nel Milan dei fenomeni, squadra con la quale vinse 2 scudetti e una Champions League, trionfo poi ripetuto nel 1998 con il Real Madrid.
Capello e la Roma nel destino – Il ragazzo di Savona caratterialmente non è mai stato troppo morbido, soprattutto nei rapporti con gli allenatori. Nota la rottura con Marcello Lippi, che lo escluse dalla Nazionale e lo allontanò dall’Inter nel 2000. Un anno dopo, l’unico tecnico con cui ha sempre avuto un rapporto ottimale, ovvero Capello, lo chiamò alla Roma. Quello che sembrava essere un acquisto di ripiego last-minute si rivelò un colpo fondamentale per la squadra giallorossa. Panucci restò nella capitale dal 2001 al 2009, con 229 presenze e 20 reti all’attivo solo in campionato. La più ‘amara’ delle sue reti arrivò il 24 novembre 2007, quando da ex di turno contro il suo Genoa segnò il gol della vittoria al 90′ per la Roma, con un colpo di testa vincente su cross di Pizarro. Panucci dovette contenere l’esultanza, diviso tra il suo cuore rossoblu e l’anima giallorossa che ne hanno contraddistinto la carriera ed i successi.