Molto polemico Fabio Capello, storico allenatore della Roma del terzo scudetto, nei confronti del sistema arbitrale italiano. Questo un estratto delle sue dichiarazioni di oggi durante il convegno ‘Football Leader’ di Amalfi:
“Un aneddotto risalente al 2001, ricordo che in un Roma-Atalanta scappò una parola di troppo a qualcuno della nostra panchina. L’arbitro Trentalange venne da me e mi cacciò via, anche se protestai dicendo che non ero stato io a pronunciarla. Mi sono appellato tramite la giustizia sportiva, ma l’arbitro ha confermato che l’avevo insultato e mi sono beccato multa e squalifica. Ha mentito perché voi lo obbligate a farlo, in Italia si premiano i simulatori, si è perso il senso di disciplina e di agonismo. La moviola in campo serve, perché un allenatore non può vedere distrutto il lavoro di un anno per un errore arbitrale“.
Fonte: Tmw.com