Intervista ad Antonio Rüdiger realizzata da un noto sito web tedesco; il centrale della Roma ha parlato dell’ultima stagione, la sua prima in Serie A, e delle ambizioni future:
Rüdiger, un anno passato a Roma. Com’è il suo italiano?
“Mi trovo in una squadra con calciatori di varie nazionalità. Con i miei amici, al ristorante, cerco di parlare italiano. Credo di essere migliorato molto e di poter parlare abbastanza bene questa lingua”.
Con che soprannome viene chiamato a Roma?
“Alcuni mi chiamano Tonino, ma la maggior parte Rudi per Voeller. Il popolo romano lo ama ancora moltissimo. Una delle prime cose che ho fatto quando ho accettato di giocare per i giallorossi è sentirlo telefonicamente. Mi ha detto che la pressione dei tifosi e dei media è sempre molto alta”.
Aveva ragione Voeller?
“Sì, ma è un’esperienza importante quella di Roma, ho vissuto una bella stagione. Prima ero più sciocco, se mi infastidivano in campo reagivo male. Ma ora sono diverso, l’ultimo cartellino rosso l’ho preso nel 2013 con lo Stoccarda. Quest’anno ho collezionato solo 4 ammonizioni”.
Ha mai ricevuto insulti razzisti in Italia?
“Solo durante il derby ho sentito alcuni insulti in questo senso. Ma i tifosi della Roma non sono mai così duri con i loro avversari. Vivo bene a Roma, se si rispetta la cultura di dove si sta allora non si hanno problemi. Non si dovrebbe dare troppa attenzione a certi individui che utilizzano le differenze di pelle per insultarti”.
Fonte: Bz-Berlin.de