(A. Pugliese) – Ingresso tassativamente vietato ai giornalisti. Non è un cartello, sarebbe sembrato discriminatorio, bensì il messaggio che Luciano Spalletti ieri ha affidato all’organizzazione dell’intervento didattico all’Università di Tor Vergata. Peccato, perché da maestro di calcio qual’è sarebbe stato interessante vederlo in cattedra, nell’incontro per gli allenatori dell’Aiac Lazio e per gli studenti di scienze motorie. Lì Spalletti per un’ora e mezza ha illustrato i suoi schemi, quelli dello Zenit e della Roma, spiegando il famoso «passante» (la palla dalla trequarti a scavalcare la difesa sull’opposto d’attacco, dopo una fitta ragnatela di passaggi) e soffermandosi sul gol di Nainggolan al Napoli e sulla palla che Totti regala a Dzeko a Bergamo per il possibile 4-3.
L’INCONTRO – Poche ore prima, invece, a Trigoria Spalletti aveva incontrato Sabatini e Baldissoni. Sul piatto le questioni programmatiche in vista dell’estate, dal ritiro alla tournée. Appena sfiorato il mercato, di quello e dello staff tecnico si parlerà nei prossimi giorni. «Sabatini? Sono convinto che resterà perché quando si fanno le cose con impegno e sentimento vuol dire che la cosa sta a cuore e si va avanti — ha detto il tecnico —. Lo incontrerò di nuovo nei prossimi giorni, ma a me è sempre sembrato ben intenzionato verso la Roma, nonostante quello che ho letto e si è detto». In realtà a dirlo è stato proprio lo stesso Sabatini mesi fa.
IL GIOCO DELLE FASCE – La Roma intanto ieri ha fatto un passo concreto con il Psg per tenere Digne. Allo stato attuale, i francesi si sono dimostrati disponibili anche a confermare il prestito ai giallorossi, ma solo con un eventuale obbligo di riscatto che, su richiesta della Roma, potrebbe anche scendere dagli attuali 17 a 14-15. Pagamento, però, che la Roma vorrebbe spalmare su più esercizi economici, in modo tale di non appesantire i prossimi bilanci. L’impressione è che alla fine l’operazione possa andare in porto e che, almeno a sinistra, i giochi delle fasce siano fatti, con le conferme di Digne e Palmieri (probabile) e l’arrivo di Seck. A destra, invece, oggi c’è solo Florenzi, visto cheMaicon non rinnoverà e Torosidis andrà via. Due nomi sul taccuino di Sabatini sono gli spagnoli Gaspar (Villarreal) e Manquillo (Marsiglia). Il d.s. e Spalletti, però, prima parleranno di Pjanic e Nainggolan: «Siamo in un mondo libero, in un mercato aperto, fa parte dei giochi — chiude il tecnico —. Bisogna saper organizzare il futuro anche sterzando.Ogni giorno parte un treno e bisogna essere pronti a salirci sopra o cambiare biglietto».