Pjanic si libera attraverso una clausola da 38 milioni di euro, la Juve non ha però la possibilità di liquidare una simile cifra in un’unica soluzione, e qui si era di fatto arenato il primo contatto fra le parti.
Nelle ultime ore sarebbero invece emersi buoni margini di trattativa, riporta la Gazzetta dello Sport, almeno a livello di modalità del pagamento. D’altronde, il contratto del bosniaco scade nel 2018, e di rinnovo non se ne parla: il ragazzo vorrebbe un ritocco dell’ingaggio non sostenibile dal bilancio giallorosso, giusto allora che Pallotta e i suoi inizino ad ascoltare eventuali proposte, a maggior ragione se maturasse la decisione di togliere definitivamente dal mercato Nainggolan.
Oltretutto, là in mezzo la Roma è messa piuttosto bene: a parte lo stesso Nainggolan, in rosa ci sono già, fra gli altri, i vari De Rossi, Strootman, Perotti e Florenzi, senza dimenticare Paredes (di rientro da Empoli) e soprattutto Gerson, eccezionale talento brasiliano di scuola Fluminense strappato alla Juventus grazie a un investimento da 16 milioni di euro. Insomma, di fronte all’impossibilità di accontentare economicamente il bosniaco, sarebbe anche logico monetizzare ora sul fronte Pjanic. Sia Pallotta sia Pjanic darebbero naturalmente la precedenza a piste estere, anche per una questione di rispetto verso i propri tifosi ma, in assenza di alternative, zero preclusioni nei confronti della Juve. E Marotta è già pronto ad arrivare anche a 35 milioni. Sul piatto non mancano le contropartite tecniche: Zaza, Pereyra e Asamoah i nomi più stuzzicanti. Possibile, fra giovedì e venerdì, un contatto diretto fra gli uomini mercato di Roma e Juve.