«Un paio di giorni e la firma arriverà». Ad ufficializzare la fumata bianca tra la Roma e Francesco Totti è lo stesso Walter Sabatini. Mancano degli aspetti da sistemare e ad ammetterlo è lo stesso capitano giallorosso alla partenza della squadra per gli Emirati Arabi, seppur con un sorriso che fa pensare davvero ad una fumata bianca in arrivo. «Il rinnovo? Ancora niente, aspettiamo — ha detto il capitano giallorosso — La cosa più importante è che la società abbia fatto chiarezza sul fatto che non è mai stata una questione economica. E non lo sarà mai. Anche perché non ho mai parlato di soldi. Gli ho fatto solo una piccola richiesta, che poi valuteremo insieme».
La richiesta fatta dal numero 10, in sostanza, è il chiarimento sul ruolo da dirigente, che avrà per i sei anni successivi al ritiro. Il capitano della Roma ha chiesto un ruolo da direttore tecnico, per mettere al servizio del club la sua competenza in materia calcistica. Ruolo su cui però Pallotta sta riflettendo, anche per non creare «ombre» intorno a Spalletti. Che non gradirebbe averne, anche se poi è stato proprio lui ad offrire ad esempio a Totti il ruolo di suo vice. Per il presidente – scrive la Gazzetta dello Sport – sarebbe più opportuno un ruolo di rappresentanza, da ambasciatore del club. E per questo avrebbe pensato anche a portarsi Totti in America per qualche mese a carriera finita, in modo di «istruirlo» su alcuni aspetti fondamentali come le lingue (inglese in particolare) o aspetti manageriali. Una full immersion, per permettere a Totti di arrivare il più preparato possibile al nuovo ruolo.Il possibile punto d’incontro probabilmente convergerà su una figura da dirigente operativo, la cui dicitura è molto più generica e malleabile (nelle funzioni e nei compiti) senza il rischio di creare fastidiosi malintesi.