(D.Marchetti) – Strootman torna titolare e Totti inizia l’ennesima rimonta da subentrato, ma Genoa-Roma nel finale di gara scrive una nuova storia: quella di Stefan El Shaarawy. L’italo-egiziano torna a Marassi, stadio che lo ha visto nascere calcisticamente, per la sua 100^ presenza in Serie A. Record festeggiato con il gol vittoria, il settimo in 14 presenze. La rinascita del “Faraone” sembra ormai compiuta. Arrivato nella Capitale a gennaio come un giocatore bollito, ha conquistato tutti a suon di reti, assist e prestazioni. Tanto da convincere Spalletti a non levarlo quasi mai e Antonio Conte a richiamarlo in Nazionale. Gli obiettivi finali, però, non sono ancora raggiunti. Restano due partite per centrare l’accesso diretto in Champions League e conquistare una convocazione per Euro 2016. Ancora più importante, con gli ultimi 180 minuti a disposizione, sarà convertire la formula del prestito con cui è arrivato in un acquisto a titolo definitivo.
LA SVOLTA – Le ultime gare avevano sollevato qualche dubbio sulle possibilità di riscatto giallorosse. Da Trigoria considerano troppi i 15 milioni da pagare entro metà giugno per un giocatore bollato come discontinuo. Forse potremmo usare già il tempo passato, perché la performance fornita contro il Genoa e la rete della vittoria potrebbero rappresentare un crocevia fondamentale per il destino di El Shaarawy. Se si considera anche la prima parte di stagione vissuta nel Principato di Monaco, viene facile pensare come Spalletti abbia dovuto fargli ritrovare la condizione fisica nel breve termine, rischiando di arrivare in fondo con meno lucidità. Non hanno tardato ad arrivare le prime critiche per qualche match sotto tono e i primi rumors di un ritorno al Milan, ma dopo stasera il Faraone mette la freccia per la permanenza nella Capitale. D’altronde alla conferenza stampa di presentazione lo ha detto: “Sono qui per dare una svolta alla mia carriera”. Promessa fino a questo momento mantenuta e che potrebbe valergli il riscatto e tante altre gioie con la maglia giallorossa.