(S. Riggio) Un favore ai tifosi, nonostante il gioco non bello, la mancanza di risultati e un altro anno (al momento) senza Europa. Cristian Brocchi lo fa per Francesco Totti, fresco di traguardo importante in serie A: le 600 presenze e tutte con un’unica maglia, quella della Roma. Davanti a lui Paolo Maldini (647, tutte con il Milan) e Javier Zanetti, arrivato a 615 e tutte con l’Inter. Se ci sarà il rinnovo per l’ultima stagione, il capitano giallorosso potrà superare l’attuale vice presidente nerazzurro e rimanere dietro a un altro simbolo del calcio italiano, a un’altra bandiera. Questi sono numeri importanti per far capire l’importanza e la bellezza della richiesta di Brocchi ai sostenitori rossoneri, durante la conferenza stampa di vigilia. Un campione come Totti merita un grande tifo perché per San Siro è un onore vederlo giocare ancora una volta nella sua lunga carriera da giocatore. «Mi auguro possano fare una standing ovation per Francesco. Lui ha fatto la storia del calcio», le parole del tecnico rossonero, che ancora non sa se rimarrà sulla panchina del Milan anche nella prossima stagione. «Io sono stato un avversario di Totti. In generale, per me è stato apprezzabile il lavoro svolto da Luciano Spalletti. Ha avuto delle risposte dal gruppo e dallo stesso Francesco. Ha fatto centro, direi». E Buffon da Torino: «Totti merita l’azzurro a Euro 2016».
MOLTE DIFFICOLTÀ Certo, i rossoneri cercheranno di vincere la partita e, in contemporanea, tiferanno Inter, impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo, a un passo dalla prima qualificazione continentale: «A volte nella vita succede di tifare gli altri, quando non tutto dipende da te. E se tutto non dipende da te, allora vuol dire che non hai fatto sempre bene», ha proseguito Brocchi, che stasera avrà davanti un grande avversario: «Penso che la Roma sia la squadra più in forma: sta facendo una serie di risultati incredibili. Anche loro quando è arrivato Spalletti, hanno avuto qualche difficoltà e hanno avuto un pizzico di fortuna. Spalletti è uno dei migliori allenatori secondo me. Voglio che i miei giocatori facciano vedere ai tifosi arrabbiati che loro vogliono tenersi stretta la maglia del Milan. Ognuno di loro ha qualcosa da conquistarsi». Per il prossimo anno si parla anche di Giampaolo. Abbiati saluta dopo 15 anni.