(S. Carina) «Era arrivato il momento di cambiare aria. Indietro non si torna». Già prima di approdare alla Roma, El Shaarawy la sua scelta l’aveva fatta. Ossia, di non tornare al Milan. E questo nonostante si professasse ai tempi dell’esperienza al Monaco ancora «un supertifoso rossonero, in tv non mi perdo una partita». Sabato il ritorno a San Siro, sarà quantomeno anomalo per Stephan che da ragazzo in camera aveva il poster di Kakà. Perché a Roma, con Spalletti, è rinato, riconquistando stabilmente anche la nazionale. Un exploit, quello in giallorosso, inatteso anche per lui: «Non me lo aspettavo», ha ammesso qualche giorno fa. Che ora rende inevitabile il suo riscatto. El Shaarawy ha già dato il suo ok alla Roma. Lo ha ribadito a Sabatini a condizione però di restare nella capitale e non essere inserito in eventuali affari ‘maculati’. Il ds glielo ha garantito e questo weekend potrebbe essere l’occasione giusta per trovare un’intesa definitiva con il club rossonero. Non che nel 2016 non esistano i telefoni ma spesso parlare vis a vis aiuta ad accelerare le intese. In teoria c’è poco da parlarsi. Tredici milioni è il prezzo fissato per il riscatto e 13 milioni il Milan chiede. Le parole di Sabatini a Perugia hanno aperto le danze. Ora, forte della volontà del calciatore, il ds sta cercando lo sconto o almeno di diluire oltremodo il pagamento. Non sarà facile perché i numeri del Faraone non aiutano: 7 reti in 15 gare non è cosa che accade tutti i giorni. Con un ruolino di marcia del genere, sarà difficile trattare al ribasso.
INTRECCI CONTINUI – Tuttavia mai dire mai quando al tavolo si siedono due vecchi amici. Walter e Adriano, alias Sabatini e Galliani, negli ultimi tempi di affari ne hanno fatti numerosi. Da Borriello, che il ds si ritrovò costretto a riscattare per 10 milioni appena arrivato a Trigoria, ai prestiti di Bojan e Destro, arrivando alla mega-operazione Bertolacci-Romagnoli di quest’estate e al prestito invernale di El Shaarawy, quello tra Roma e Milan è negli ultimi tempi un asse caldo. E non è escluso che anche nella prossima estate, cinesi permettendo, ulteriori trattative non possano andare in porto. Due nomi su tutti: Paredes e Iturbe (che però ha un discorso avviato col Malaga). Se poi, si dovesse trovare il tempo di parlare anche del futuro di Sabatini, la sorpresa sarebbe relativa.